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Polonia, il presidente Duda: “Pronti ad ospitare armi nucleari se la Nato deciderà di dispiegarle”

Il presidente polacco Andrzej Duda ha dichiarato di essere pronto a ospitare armi nucleari della Nato qualora l’Alleanza decidesse di dispiegarle per rafforzare il fianco orientale.
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Se i nostri alleati decidessero di schierare armi nucleari sul nostro territorio come parte della condivisione nucleare per rafforzare il fianco orientale della Nato, siamo pronti a sostenerli". A dirlo è stato il presidente polacco Andrzej Duda in un'intervista rilasciata al quotidiano Fakt. Il presidente polacco si è detto pronto ad accogliere armi nucleari sul territorio nazionale "nel quadro della condivisione per rafforzare la sicurezza del fianco orientale Nato".

"La Russia – ha affermato Duda – sta militarizzando sempre di più la regione di Kaliningrad. Recentemente ha trasferito le sue armi nucleari in Bielorussia. Se i nostri alleati decidessero di schierare armi di questo tipo come parte della condivisione di tali arsenali anche sul nostro territorio, noi saremmo pronti. Siamo un membro dell'Alleanza atlantica, abbiamo anche degli obblighi in questo senso". Secondo Duda, infatti, accettare un'eventualità del genere vorrebbe dire "attuare una politica comune", così come previsto dall'Alleanza Nato.

Duda ha inoltre evidenziato il buon rapporto intrattenuto con l'ex presidente degli Stati Uniti, attualmente candidato per la fazione repubblicana alle elezioni del 2024. Con Donald Trump, infatti, Duda ha raccontato di aver avuto un incontro "privato" la scorsa settimana.

Non è chiaro di cosa abbia discusso con l'ex leader americano, né il presidente polacco ha voluto rendere pubblico il centro dell'incontro, concentrando invece la sua intervista sull'eventualità del dispiegamento di armi nucleari sul territorio polacco. Un modo, secondo il presidente, di rafforzare il fianco orientale Nato e rendere meno vulnerabile agli attacchi di Mosca la zona "difesa" dagli arsenali militari. Ai giornalisti ha dichiarato di essere "pronto ad assumersi tale responsabilità per il bene di una politica comune".

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