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Terremoto, ancora scosse. Dopo le proteste funerali ad Amatrice

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La terra continua a tremare nelle zone colpite dal sisma, e si registrano nuovi crolli nell'edificio della scuola Romolo Capranica. I vigili del fuoco lavorano senza sosta: mancano ancora alcuni corpi da recuperare da sotto le macerie dell'Hotel Roma.

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La terra trema ancora ad Amatrice e Pescara del Tronto

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Una scossa di magnitudo 3.7 ad Amatrice e una di magnitudo 4.4 a Pescara del Tronto. Sono gli ultimi significativi terremoti registrati nella giornata di ieri nelle terre del Centro Italia devastate dal sisma della scorsa settimana. Ci sono stati anche dei nuovi crolli nella scuola Romolo Capranica di Amatrice, già al vaglio degli inquirenti per essere costruita proprio per resistere ai terremoti. Nel frattempo il bilancio delle vittime è stato rivisto a 292, mentre si continua a scavare tra le macerie: il cadavere di una donna è stato estratto da ciò che resta dell'Hotel Roma.

Proprio ad Amatrice, comune del Reatino dove il sisma ha fatto più danni in termini di vittime, restano ancora 14 persone da identificare, anche con l'esame del Dna mentre i vigili del fuoco lavorano per recuperare gli altri due corpi sepolti dalle macerie dell'Hotel Roma.

"Cari fratelli e sorelle, appena possibile anch'io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede e il sostegno della speranza cristiana". Lo ha detto papa Francesco oggi all'Angelus rivolgendosi alle popolazioni terremotate. "Desidero rinnovare la mia vicinanza spirituale agli abitanti del Lazio, delle Marche e dell'Umbria, duramente colpiti dal terremoto di questi giorni – ha affermato -. Penso in particolare alla gente di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, Norcia".

Intanto sta prendendo corpo il piano di gestione del post-terremoto. Sarà costituto da tre fasi: emergenza, ricostruzione e prevenzione. E saranno 2-3 i miliardi all'anno per rimettere in sesto le zone colpite. Il primo obiettivo sarà quello di togliere gli sfollati dalle tende, realizzando – nel giro di 3-4 mesi – le casette di legno. "La ricostruzione deve essere fatta nella maniera migliore possibile però noi siamo ancora impegnati con l'attività di prima emergenza. La ricostruzione vera e propria ha tempi diversi, avverrà tra qualche mese, adesso dobbiamo prepararci ad affrontare bene l'inverno a ragionare con le popolazioni per garantire a tutti una sistemazione accettabile. Stiamo ha organizzando con la protezione civile in maniera efficace questa prima fase di emergenza e di accoglienza", dice il ministro alle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio rispondendo ai giornalisti a Catania a margine della Festa dell'Unitá. "Non abbiamo ancora finito di scavare, quindi questi straordinari uomini e donne che stanno facendo questo lavoro devono adesso completarlo. Poi ci sarà modo di dare una sistemazione che vada oltre le tende", aggiunge.

A cura di Biagio Chiariello
18:34

Estratte altre due vittime dalle macerie ad Amatrice: il bilancio sale a 292 morti

Terremoto Italia, Presidente Mattarella arriva ad Amatrice

Sale a 292 morti il bilancio del terremoto che ha colpito il centro Italia. Secondo quanto riportato dalla Protezione civile, infatti, altri due corpi sono stati estratti dalle macerie ad Amatrice. Il sisma ha causato 231 vittime nella cittadina laziale, 11 ad Accumoli e 50 ad Arcuata.

A cura di Claudia Torrisi
17:31

Tornano ad Amatrice le salme che erano già state portate a Rieti per i funerali

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Sarebbe imminente il trasferimento ad Amatrice di 78 salme delle vittime del terremoto che ha colpito la stessa Amatrice e Accumoli. Le salme erano già state portate dai due paesi a Rieti proprio per i funerali che in un primo momento avrebbero dovuto svolgersi all'aeroporto Ciuffelli. Poi, dopo una giornata di proteste da parte della popolazione, si è deciso di celebrare i funerali domani alle 18 nel paesino. Altre 74 salme sono state già riconsegnate alle famiglie che hanno richiesto il nulla osta di sepoltura e la possibilità di celebrare funzioni religiose autonome.

A cura di Susanna Picone
16:47

Zuckerberg incontra Renzi: “Abbiamo parlato del terremoto”. Donati 500.000 euro a Cri

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“Questo pomeriggio io e Priscilla abbiamo incontrato il premier Matteo Renzi”, ha scritto Mark Zuckerberg – fondatore e ceo di Facebook – sul suo account nel giorno della sua visita a Roma. “Abbiamo parlato del terremoto della scorsa settimana e di come la comunità di Facebook, in Italia e nel mondo, può aiutare le persone a ripartire e ricostruire”, ha aggiunto Zuckerberg dicendo anche di aver parlato di come la tecnologia può aiutare a creare posti di lavoro e a far crescere l'economia italiana. “Come parte del programma ‘Facebook AI Research Partnership', stiamo offrendo server aggiornatissimi di tipo Gpu a 26 Stati, e uno di questi va all'Università di Modena e Reggio Emilia, qui in Italia, dove hanno un grande programma di intelligenza artificiale: spero questa nuova tecnologia aiuterà gli studenti”, si legge nel post.

Il ceo di Facebook ha donato 500mila dollari alla Croce Rossa per sostenere gli aiuti alla popolazione terremotata del centro Italia e Facebook è stato messo a disposizione della Cri per qualsiasi sua esigenza. Lo ha detto lo stesso Zuckerberg nel corso dell'incontro con gli studenti della Luiss. “Quando ho saputo del terremoto sono stato molto triste – ha detto – la prima reazione è stata chiedersi se c'era una qualsiasi cosa da fare per aiutare. Ci siamo chiesti cosa può fare Facebook e la cosa più importante è il nostro safety check, con il quale ogni volta che c'è un disastro si può dire ai propri amici che si sta bene”. “Ma volevamo fare di più e abbiamo iniziato a lavorare con la Croce Rossa. Abbiamo donato 500mila dollari e messo a loro disposizione la piattaforma di Facebook per tutto quello che possa loro servire”, ha aggiunto. “Mi ha anche colpito un ristorante – ha concluso Zuckerberg – che ha postato nel suo profilo Facebook che per ogni piatto di amatricana darà un euro per gli aiuti ai terremotati. Ha anche inviato gli altri ristoranti a fare lo stesso e ora oltre 700 ristoranti hanno aderito. E questo mostra le potenzialità del nostro strumento”.

A cura di Susanna Picone
15:36

Funerali a Rieti, Renzi cambia idea dopo le proteste: “Si terranno ad Amatrice”

Con un tweet il presidente del Consiglio Matteo Renzi mette fine alla polemica esplosa ad Amatrice in merito ai funerali delle vittime. “I funerali delle vittime del terremoto si terranno ad Amatrice come chiedono il sindaco e la comunità locale. E come è giusto!”, ha scritto il premier dopo le proteste del sindaco della cittadina gravemente colpita dal sisma e dai suoi concittadini.

“Ho chiamato il premier Matteo Renzi e gli ho detto che le persone vogliono seppellire i loro morti qui, mi ha detto ‘sono con te, è giusto, i funerali si devono fare ad Amatrice e si faranno ad Amatrice', mi ha assicurato”, ha confermato anche il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.

La polemica era scoppiata dopo la decisione della Prefettura di Rieti di far svolgere i funerali all’aeroporto militare e non, come deciso inizialmente, ad Amatrice. “Deve venire Rieti da noi, non andare noi da loro”, aveva detto un anziano ai funzionari del dipartimento di Protezione Civile. “Io a Rieti non vado – aveva aggiunto don Fabio – celebrerò qui, a Rieti non dobbiamo andare”.

A cura di Susanna Picone
14:17

A Rieti i funerali delle vittime di Amatrice

La cerimonia solenne per le vittime di Amatrice del sisma si terrà martedì alle 18, non più nella città reatina ma all'aeroporto Ciuffelli di Rieti dove si trovano attualmente anche una parte delle salme.

A cura di Biagio Chiariello
12:38

Renzi: "Ogni centesimo di aiuti sarà verificabile"

Sulla ricostruzione delle zone del centro Italia colpite dal terremoto “occorrerà lavorare tutti insieme, senza proclami, senza annunci, senza effetti speciali, ma con l’impegno rigoroso di tutti“: lo scrive il premier Matteo Renzi nella sua enews.

Nell’affrontare il sisma, la visione del Governo prevede “tre fasi. L’emergenza, la ricostruzione, la prevenzione“. “Tre fasi diverse, tre cantieri diversi, tre responsabilità diverse. Ma l’impegno comune di far vedere il volto migliore dell’Italia. Lo dobbiamo a chi è stato ucciso dal terremoto e ai loro cari. Lo dobbiamo ai superstiti che hanno il diritto di tornare a vivere. Lo dobbiamo ai nostri figli perché l’immenso patrimonio italiano non è nostro. Non ce lo hanno dato in eredità i nostri genitori, ma ci è consegnato in prestito per i nostri figli. Dobbiamo essere all’altezza di questa responsabilità“.

E poi assicura la trasparenza per tutte le operazioni. “La ricostruzione avverrà con l’aiuto di strutture che abbiamo voluto con forza come l’Autorità Anti Corruzione presieduta da Cantone ma anche con la massima trasparenza online. Ogni centesimo di aiuti sarà verificabile a cominciare da quelli inviati via sms dagli italiani al numero della protezione civile (Sms al numero 45500, ancora attivo per chi vuole dare una mano)“ dice il premier.

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A cura di Biagio Chiariello
08:52

Scuola Amatrice, la ditta: "Non chiesero adeguamenti anti-sismici"

"Non mi hanno mai detto di fare l'adeguamento sismico della scuola. Mi sono solo occupato di fare il miglioramento, cosa ben diversa". Sono le parole, in un'intervista a Il Messaggero, di Gianfranco Truffarelli, titolare della Edilqualità, la società che nel 2012 ha ristrutturato l'edificio crollato sotto le scosse del terremoto. "La parte in cui siamo intervenuti effettivamente non è caduta, almeno nel periodo delle prime scosse", ha poi aggiunto.

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A cura di Biagio Chiariello
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