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Libia: è guerra. I raid francesi distruggono quattro carri armati di Gheddafi

Il vertice a Parigi tra leader della Lega Araba, Ue, Unione Africana, e Stati Uniti oggi aveva deciso per l’attacco all’esercito di Gheddafi, dopo la violazione, a neanche 24 ore, del cessate il fuoco.
A cura di Biagio Chiariello
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E' dunque guerra. Il vertice a Parigi tra leader della Lega Araba, Ue, Unione Africana, e Stati Uniti oggi aveva deciso per l'attacco all'esercito di Gheddafi, dopo la violazione, a neanche 24 ore,  del cessate il fuoco. "Abbiamo deciso – ha detto il capo di stato di Francia, Sarkozy – di mettere in atto tutte le iniziative, anche militari, per far rispettare la risoluzione dell'Onu". E così è stato: i 20 caccia francesi "Rafale" hanno colpito e distrutto quattro carri armati delle forze governative del rais: lo riferisce la rete satellitare Al Jazeera, mentre il ministero della Difesa francese ha spiegato che "il primo obiettivo è stato distrutto". Un'ora dopo è tornato a parlare, ribadendo che sono "stati "colpiti e distrutti alcuni veicoli blindati e carri armati".

"Vivremo un nuovo Iraq e una nuova Somalia. Non è la prima guerra che la Libia affronta e dobbiamo ringraziare la Francia che ci ha fatto capire chi siamo". Questo il commento della tv di stato libica, dopo i raid compiuti oggi dai cacciabombardieri francesi sulle forze fedeli al rais. Successivamente: "Siamo vittime della crociata ebreo sionista di Sarkozy".

Rivolgendosi ai capi di Francia e Regno Unito, Gheddafi aveva detto minacciosamente: "Rimpiangerete ogni ingerenza in Libia". Ma il rais ha "ancora tempo di evitare il peggio", ha risposto indirettamente Sarkozy se "rispetterà senza ritardo e senza riserve" la risoluzione dell'ONU.

Anche l'Aeronautica militare italiana si è attivata in vista di possibili operazioni sui cieli libici. Cacciabombardieri, intercettatori e tornado sono stati messi a disposizione, oltre a velivoli da esplorazione Awacs e diversi Tanker, gli apparecchi per il rifornimento in volo. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, ha detto che gli aerei italiani sono pronti a prendere il volo "in 15 minuti", aggiungendo al TG1: "Non abbiamo notizia di possibili attività ritorsive da parte del governo libici. Non c'è pericolo per l'Italia perché le informazioni di cui siamo in possesso ci dicono che Gheddafi ha missili che hanno una gittata al massimo di 300 chilometri".

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