66 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

No Lego per scopi politici: negato invio di mattoncini a dissidente cinese

Ai Weiwei, dissidente politico del governo di Pechino, attraverso il suo profilo Instagram rende nota la decisione dell’azienda danese.
A cura di Redazione
66 CONDIVISIONI
Immagine

I mattoncini Lego non sono più soltanto un gioco. Da tempo vengono impiegati per decorare casa, fare miniature di città, per creare opere d'arte. Il mattoncino colorato è anche alla base di una catena di parchi di divertimento, i Legoland. L'ultimo dei quali, come annunciato una settimana fa, sta per essere costruito nella più popolosa città cinese, Shanghai, grazie alla collaborazione tra un partner locale e la britannica Merlin Entertainments (proprietaria del 70% della società Legoland). È cinese anche uno dei più famosi dissidenti del governo di Pechino. Si chiama Ai Weiwei, che nel 2009 si vide chiudere d'autorità il blog e che nel 2011 ha trascorso 81 giorni in prigione in una località cinese. Ai Weiwei, oltre che attivista e dissidente, è artista, architetto e designer, e aveva intenzione di esporre al National Gallery of Victoria, in Australia, una sua opera composta solo di Lego. Attraverso il suo profilo Instagram, tuttavia, ha reso noto che la società danese ha rifiutato di inviargli il sostanzioso carico di mattoncini perché "non possono approvare l'uso dei Lego per opere politiche". Una decisione che, come suggerito implicitamente dall'artista, avrebbe precise origini politiche, poiché nello stesso post Ai Weiwei ricorda che "il 21 ottobre una società britannica [la Merlin Entertainments, Ndr] ha annunciato formalmente che aprirà a Shanghai un nuovo Legoland quale uno dei tanti elementi dell'Età dell'oro nei rapporti tra Regno Unito e Cina".

66 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views