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Legittima difesa, la Camera approva la riforma: si potrà sparare ai ladri, ma solo di notte

La Camera dei Deputati ha approvato le modifiche alla legge sulla legittima difesa, proposte dal Partito Democratico, con 225 voti favorevoli. Matteo Salvini, ospite nelle tribune di Montecitorio, ha contestato il testo approvato ed è stato allontanato dall’Aula.
A cura di Charlotte Matteini
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La Camera dei Deputati ha approvato le modifiche alla legge sulla legittima difesa con 225 voti favorevoli, 166 contrari e 11 astenuti. Il testo ora passa al vaglio del Senato, che potrà proporre eventuali modifiche. I voti favorevoli sono stati espressi da Pd, Ap, Civici e Innovatori. Contrari M5S, Forza Italia, Lega Nord, Sinistra Italiana e Fratelli d'Italia. Astenuti Centro democratico e Psi. I punti principali della nuova legge approvata a Montecitorio sono principalmente tre: un emendamento del Pd ha esteso la possibilità di ricorrere all'uso delle armi per le vittime di aggressione, dunque si prevede in sostanza venga considerata legittima difesa la  “reazione ad un'aggressione commessa in tempo di notte ovvero la reazione a seguito dell'introduzione nei luoghi con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno”. Inoltre, un ulteriore emendamento precisa l'esclusione della colpa di chi reagisce "in situazioni di pericolo attuale per la vita, per l'integrità fisica, per la libertà personale o sessuale" e, infine, nel caso in cui sia dichiarata la non punibilità per legittima difesa, tutte le spese processuali e i compensi degli avvocati saranno a carico dello Stato, per una somma stimata pari a 295.200 Euro.

Le opposizioni, però, contestano duramente il testo, in particolare la Lega Nord e Fratelli d'Italia. Il Carroccio sostiene infatti che queste modifiche non siano abbastanza incisive e gli esponenti del partito, capitanati dal segretario Matteo Salvini, ospite nelle tribune di Montecitorio, hanno violentemente protestato contro l'approvazione con cartelli e urla contro la maggioranza che "ha voluto una legge a metà". Matteo Salvini ha urlato più volte "vergogna, vergogna" e per questo motivo è stato allontanato dall'Aula, in quanto il regolamento di Montecitorio vieta espressamente agli ospiti di manifestare con segni di approvazione o disapprovazione la propria posizione in relazione a quanto avviene in Aula durante la permanenza in tribuna.

"Questa legge è l'ennesimo affronto di un governo clandestino che arma i ladri e non difende i cittadini: quando la Lega sarà al governo farà una legge seria" ha detto Salvini tenendo un comizio improvvisato fuori da Montecitorio. Anche il Movimento 5 Stelle ha contestato il testo approvato, sostenendo sia una "legge scritta male". Dello stesso avviso la sinistra, che sostiene sia una legge "contraria ai principi garantisti" e "tecnicamente un bluff". "È una nostra vittoria a tutela della famiglia", ha invece commentato il ministro per gli Affari regionali con delega alla Famiglia Enrico Costa, di Alternativa Popolare.

Saviano contro la legittima difesa: "Pd ha deciso di essere un partito della peggiore destra"

Con un post pubblicato su Facebook, lo scrittore campano Roberto Saviano si scaglia contro il Partito Democratico, reo di aver approvato alla Camera la riforma della legittima difesa: "Non è consentendo alle persone di armarsi e di sparare che si tutela la sicurezza dei cittadini. È solo un’illusione e una mancia politica per ottenere consenso. Con il decreto Minniti e la legge sulla legittima difesa, il Partito Democratico ha deciso definitivamente di essere un partito della peggior destra che fa leva su istinto, ignoranza e luoghi comuni. La politica decide di abbandonare la statistica (secondo cui per i reati predatori tra il 2015 e il 2016 c'è stato un calo del 16% e non un aumento) per assecondare la percezione del crimine e invitare i cittadini ad armarsi. La sicurezza si ottiene con politiche sociali, con l’aumento dei controlli, non delegando alla difesa personale, cosa che lascia una tale discrezionalità da rendere pericolosissima questa legge. Non è più ciò che realmente accade il criterio guida per stabilire come fare le leggi, ma la percezione che le persone hanno della realtà, una percezione indotta dai media che parlano di insicurezza con argomentazioni leghiste. Quando il nuovo fascismo sarà alle porte ricordiamoci di chi gliele avrà fatte trovare aperte".

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