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Medio Oriente, Bonelli e Fratoianni: “Siamo sul baratro, si fermino le armi e prevalga diplomazia”

Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, dal palco de “Il Coraggio di Osare”, un’iniziativa in vista delle elezioni europee, hanno parlato della situazione in Medio Oriente, chiedendo uno stop alle armi e all’escalation, in modo che possa prevalere la diplomazia.
A cura di Annalisa Girardi
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"Siamo di fronte ad una drammatica escalation in Medio Oriente. Si fermino le armi, si fermino le rappresaglie". A dirlo è Nicola Fratoianni all'evento di Alleanza Verdi e Sinistra – Il Coraggio di Osare, un'iniziativa portata in lungo e in largo per l'Italia in vista delle elezioni europee – parlando della escalation di tensioni in Medio Oriente. Il segretario di Sinistra Italiana, dopo l'attacco da parte dell'Iran verso Israele, ha avvertito: "Di fronte al rischio dell'allargamento di una guerra incontrollabile e devastante, deve esserci l'impegno affinché prevalga la ragionevolezza. Da mesi assistiamo alla tragedia di Gaza, non si allarghi il dramma. Si fermino prima che sia troppo tardi".

Angelo Bonelli, l'altro leader di Avs, ha aggiunto: "Non ho problemi a condannare il lancio missili e droni da parte dell'Iran. La nostra è una coerenza in materia di rispetto di diritti umani che non guarda in faccia nessuno. Condanno il lancio di missili ma attenzione, bombardare un'ambasciata in territorio siriano, da parte di Israele, è un atto di violazione del diritto internazionale. Auspico che non ci sia alcuna controffensiva, nessuna risposta, il pianeta sta sul baratro di una guerra mondiale globale. Bisogna fermarsi e far parlare la diplomazia". . Secondo il leader dei Verdi, "quello che manca all'Europa è una politica della diplomazia" e finora questa non ha tenuto conto del popolo palestinese: "Noi abbiamo condannato con forza l'atto terroristico di Hamas ma non possiamo stare in silenzio quando vengono trucidati uomini e donne a Gaza. Mi riconosco pienamente nelle parole di papa Francesco, negoziare non è una resa ma evitare che il pianeta vada nel baratro".

Non solo politica estera. Bonelli e Fratoianni hanno parlato anche di giustizia sociale e climatica, così come dell‘alleanza tra la destra tradizionale e quella più estrema in Europa. "Le questioni ambientali e la crisi climatica richiedono una risposta urgente e giusta, non basata su falsità. Meloni ha dichiarato di voler porre fine a una presunta ‘guerra santa' per la transizione verde. Non posso tacere sulla recente piroetta di Von Der Leyen, che sembra aver ceduto al fascino politico di Meloni per interesse elettorale, dimenticando impegni precedentemente sostenuti. Io vedo un'urgente necessità di affrontare una realtà climatica che causa desertificazione e minaccia l'agricoltura", ha detto Bonelli.

Fratoianni, ha concluso sottolineando che sia arrivato il momento di operare una grande distribuzione, perché gli ultimi anni hanno visto – anche in conseguenza delle crisi – la ricchezza concentrarsi ancora di più nelle mani di pochi. "Anni fa ho presentato una proposta di Next Generation Tax, che proponeva una tassa patrimoniale progressiva: di gente contraria ne ho trovata poca. Serve una politica fiscale informata alla progressività, perché un po' di giustizia fiscale aiuterebbe: gli extraprofitti hanno raggiunto volumi impressionanti: quelli bancari, dell'industria dell'energia, di quella delle armi, e dell'industria farmaceutica".

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