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Lega, nasce nuovo gruppo in Consiglio Veneto. “Non ci riconosciamo più nel Carroccio”

Flavio Tosi sembra ormai pronto al divorzio con Salvini e a candidarsi. Nel frattempo c’è la scissione in consiglio regionale veneto. A darle vita Luca Baggio, Francesco Piccolo e Matteo Toscani. “Non ci riconosciamo più nei valori del Carroccio di oggi, troppo a destra”.
A cura di Biagio Chiariello
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Il presidente della Liga Veneta Luca Baggio,  l'altro leghista Matteo Toscani e un consigliere del gruppo misto, Francesco Piccolo. Sono i membri del nuovo gruppo costituito nel Consiglio regionale del Veneto. “Impegno Veneto” nasce a sostegno delle liste civiche per le regionali e apre a “un ragionamento moderato” nel Carroccio, che guarda al Consiglio nazionale di domani a Padova e alle scelte che dovrà prendere il segretario Flavio Tosi. Come è noto la spaccatura nel partito di Matteo Salvini è ben nota da tempo. La nascita del gruppo arriva proprio mentre è in atto il braccio di ferro traTosi, sindaco di Verona, e il governatore Luca Zaia, ricandidato all'unanimità dal consiglio federale del Carroccio alla guida della Regione. “Il gruppo vede la presenza di Francesco Piccolo – spiega Baggio – che apre a un ragionamento moderato. Il fatto di ragionare con consiglieri di area moderata assume un significato particolare in un momento in cui la Lega si sta posizionando verso destra, cosa che a me non piace. Ho un passato culturale e famigliare che nulla ha a che vedere con l’estrema destra. E da oltre 20 anni sono un militante della Lega, sono entrato perché credevo nei valori del federalismo e dell’identità dei territori”.

"La deriva a destra di Matteo Salvini non mi piace. Sono con Flavio Tosi", ha spiegato Baggio. Domani ci sarà il consiglio nazionale della Liga Veneta a Padova. Un momento cruciale per il movimento e per Tosi. “Dovrà ribadire l’autonomia delle scelte – ricorda -così come prevede lo statuto federale della Lega Nord e l’autonomia della Liga Veneta. Ripeto la deriva a destra di Salvini non mi piace. Sono con Tosi in segreteria nazionale e condivido le sue posizioni, è un amico”. A fargli eco è Toscani: "La Lega di Salvini – aggiunge – non è più quella del 1987 quando vi entrai, che aveva valori diametralmente opposti a quelli di oggi e a quelli che abbiamo visto sabato nel corso della manifestazione a Roma. E che ci deve fare riflettere, al di là di Zaia e Tosi".

Salvini spera che il divorzio in casa leghista non si consumi.  Mi auguro che tutti facciano la loro parte, non abbiamo bisogno di litigi. Ribadisco la mia stima per Tosi, non solo come sindaco, anche come dirigente politico", ha detto ai microfoni di Radio Padania. E ha rincarato la dose: "Mi auguro che nessuno abbia voglia di litigare, rompere, polemizzare". Ma i sostenitori di Zaia criticano l'appuntamento di domani sera. Secondo il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, le decisioni prese lunedì dal ‘federale' della Lega rispetto al Veneto contraddicono la "convocazione e la stessa validità del consiglio nazionale della Liga di domani sera".

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