Lavoro nero: 2 euro l’ora in un call center a Palermo

Pagati 2, al massimo 3 ora all'ora, in nero, senza contratto e senza contributi per lavorare in un call center fantasma. E' quello che hanno scoperto gli uomini della Guardia di finanza di Palermo in un controllo avviato insieme al personale dell'Ispettorato provinciale del lavoro, e a quello delle Direzioni provinciali dell'Inps e dell'Inail. Nel call center, che opera nel settore delle vendite di depuratori d'acqua, venivano impiegati 37 lavoratori in nero di età compresa tra i 19 e i 50 anni completamente in nero e solo con un contratto fittizio. Ogni impiegato infatti percepiva una retribuzione tra i 2 e i 3 euro per ogni ora trascorsa davanti ad un computer, con cuffie collegate ad una postazione telefonica per vendere i prodotti, e doveva garantire all'azienda la vendita di un quantitativo minimo di prodotti ogni bimestre.

Risparmi su contribuzione assistenziale e previdenziale – Come hanno ricostruito le indagini delle Fiamme Gialle il titolare del call center, avviato nel maggio dell'anno scorso, all'atto del reclutamento a ciascun dipendente chiedeva di procurarsi una carta prepagata sulla quale poi mensilmente accreditava gli stipendi in nero, che mediamente si aggiravano intorno ai 350 euro. I lavoratori però non sottoscrivevano nessun regolare contratto di lavoro o quietanze di pagamento aggirando i contratti nazionali di settore. La guardia di Finanza ha accertato l'erogazione di consistenti somme nei sei mesi di attività dell'azienda e ha calcolato un risparmio di 40mila euro oltre risparmi illeciti in termini di contribuzione assistenziale e previdenziale per altri 20mila euro. Le Fiamme Gialle ora stanno esaminando la contabilità dell'azienda per accertare ulteriori frodi all'erario ma l'imprenditore già rischia sanzioni da 72mila a 640mila euro.