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La parabola di Poggiolini, da re della sanità ad ospite di casa di riposo abusiva

C’era anche l’ormai 86enne Duilio Poggiolini tra gli ospiti di una casa di cura per anziani sequestrata ieri dalla polizia alla periferia di Roma.
A cura di Antonio Palma
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Ai tempi di tangentopoli era considerato il «Re Mida» della sanità italiana con ville faraoniche e un patrimonio stimato in oltre 300 miliardi di lire, anche per questo ieri nessuno degli agenti e dei sanitari intervenuti per sequestrate una casa di riposo abusiva a Roma si aspettava di vederlo tra gli ospiti della struttura. Stiamo parlando di Duilio Poggiolini, ex direttore generale del Servizio farmaceutico nazionale del ministero della Sanità ed uno dei personaggi protagonisti in negativo della stagione di Tangentopoli. Secondo le inchieste della magistratura, Poggiolini negli anni novanta veniva pagato dalle case farmaceutiche per manipolare i prezzi delle medicine e alla fine fu condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione. Di questi però solo pochi mesi li trascorse in carcere, poi finì ai domiciliari ed infine beneficiò dell'indulto. Famosa la perquisizione delle Fiamme Gialle nella sua villa all’Eur dove gli agenti scoprirono 10 miliardi di lire che spuntarono da un puff in salotto. In realtà erano solo una piccola parte del tesoro accumulato da Poggiolini poi sequestrato e confiscato.

Nessuno però lo aveva riconosciuto quando i poliziotti sono entrati nella struttura dove tre indiani senza abilitazione accudivano una quindicina di ospiti. Poggiolini era a letto sotto un porticato chiuso con gli infissi e trasformato in improvvisata stanza di degenza. L'indagine era partita da una denuncia alla Procura da parte del Servizio sociale del municipio XIV su presunti abusi nella struttura già oggetto in passato di acertamenti per irregolarità nel umero di ospiti. L'ormai 86enne ha atteso come gli altri anziani ospiti in silenzio e aggrappato alle stampelle l’arrivo dell’ambulanza che lo ha condotto al pronto soccorso dell’ospedale per la visita. La struttura è stata messa sotto sequestro in attesa di ulteriori verifiche.

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