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La Metro B1 a Roma a rischio collisione?

Un documento molto dettagliato dei sindacati segnala una grave anomali nella stazione di Conca D’Oro, ma l’Atac replica a stretto giro di posta: “Accuse false, denunceremo dipendenti che diffondono queste false notizie”.
A cura di Biagio Chiariello
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La Metro B1 a Roma a rischio collisione?

La neonata Metro B1 di Roma è di nuovo al centro delle polemiche. Dopo i numerosi disservizi causati dagli scioperi bianchi dei macchinisti (l'intervista a Fanpage del delegato sindacale di OrSa Trasporti, Pino Ricciardelli, in cui vengono spiegati i disagi vissuti dai pendolari) ora il nuovo colpo contro la tratta inaugurata il 13 giugno scorsa giunge da Cgil, Cisl, Uil e Sul. Come scrive Repubblica, i sindacati hanno consegnato in questi giorni ai vertici Atac e Roma Metropolitane un dossier con il quale lanciano un grave allarme: «esiste un elevatissimo rischio di collisione». La denuncia è segnalata anche dal segretario romano del Pd, Marco Miccoli, che parla di «un’anomalia dello scambio alla stazione di Conca D’Oro. Si tratta di una denuncia gravissima, alla quale Atac non vuole rispondere. Chiediamo quindi ad Alemanno di dire tutta la verità su questo rischio collisione, evitando qualsiasi sottovalutazione».

Sotto accusa ci sarebbe il sistema di scambi che permette ai treni in arrivo o in partenza da Conca d'Oro di cambiare binario. «Il sistema di inversione a forbice installato nella stazione Conca d'Oro – si legge nel documento – presenta gravi anomalie a livello di sicurezza». Gianni Molica, uno dei sindacalisti che ha redatto il dossier inviato all'assessore alla Mobilità Aurigemma, al'Ustif (la commissione del ministero dei Trasporti che dà le autorizzazioni all'esercizio) e allo stesso sindaco Alemanno, impugna le indicazioni dell'Ansaldo che ha progettato il software degli scambi e afferma che:

quando un treno in arrivo da Bologna a Conca d'Oro deve cambiare binario, i deviatoi, o scambi, devono essere in posizione a rovescio per permettere al convoglio di girare e percorrere il deviatoio sul ramo girato. Ma gli altri scambi, quelli del movimento opposto, devono essere dritti o, come si dice in gergo "a normale" e rimanere rigorosamente bloccati. È così che, secondo le norme di sicurezza, devono funzionare due deviatoi a forbice, cioè incrociati. Questo invece non avviene: i deviatoi opposti sono al rovescio e addirittura possono essere manovrati dall'operatore".

Ma la Atac non ci sta e a stretto giro di posta accusa i sindacati di aver rilasciato affermazioni «false» e «irresponsabili». Questa la replica dell'azienda municipale capitolina:

in relazione alla nota sindacale, che paventa rischi di collisione sugli scambi della stazione di Conca d’Oro, nello stigmatizzare l’irresponsabilità di presunti esperti di infrastrutture e circolazione ferroviaria che con drammatica leggerezza procurano allarmi immotivati nella cittadinanza, quanto affermato nel documento non ha alcuna veridicità ma, soprattutto, non ha alcun senso tecnico e si contrappone al parere di autorevoli e responsabili esperti ministeriali”.

Di fronte all'accusa di aver trattato con troppa leggerezza il tema della sicurezza, l'Atac risponde così:

l’autorizzazione all’esercizio sulla tratta B1 è stata rilasciata a seguito del Nulla Osta Tecnico ai fini della sicurezza rilasciato dall’Ustif” e che “a partire dal mese di febbraio la Commissione d’Agibilità, composta da rappresentanti di organismi tecnici e ministeriali, ha verificato i vari sottosistemi della diramazione, pervenendo in conclusione al parere positivo. A seguito di ciò, in data 11/06/2012, la Direzione Regionale Trasporti della Regione Lazio con il decreto regionale A05829 ha formalmente autorizzato l’apertura al pubblico dell’esercizio della tratta Bologna-Conca d’oro della Diramazione B1 della Metropolitana di Roma Linea B”.

Questione chiusa, dunque, per l'azienda che ora intende denunciare quei dipendenti "che hanno diffuso notizie false destinate a procurare pregiudizievole e ingiustificato allarme nella popolazione".

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