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Istat, a marzo la disoccupazione scende all’11,4%

Scende anche il tasso giovanile, al 36,7%: il dato più basso da ottobre 2012. Rispetto ai tre mesi precedenti, da gennaio a marzo 2016, i dissoccupati sono scesi dello 0,5%, pari a -15 mila; gli inattivi dello 0,3% (-43 mila).
A cura di Claudia Torrisi
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Dopo essere scesa a febbraio di 87 mila unità, a marzo la stima degli occupati è tornata a salire dello 0,4%. L'aumento è stato di 90 mila persone occupate in più, una cifra che ha riportato il dato ai livelli di gennaio. Secondo Istat l'aumento degli occupati "riguarda sia i dipendenti (+42mila i permanenti e +34mila quelli a termine) sia gli indipendenti (+14mila). La crescita degli occupati coinvolge uomini e donne e si distribuisce tra tutte le classi d’età". Gli unici esclusi sono i 25-34 enni. Il tasso di occupazione, pari al 56,7%, è aumentato di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente.

A  marzo è sceso anche la stima dei disoccupati, che si è abbassata del 2,1%, pari a -63 mila. Il calo ha riguardato anche il tasso di disoccupazione, che si attesta al 11,4% (-0,3 punti percentuali su febbraio), e quello giovanile, sceso al 36,7%, il dato più basso da ottobre 2012. Rispetto ai tre mesi precedenti, da gennaio a marzo 2016, i dissoccupati sono scesi dello 0,5%, pari a -15 mila; gli inattivi dello 0,3% (-43 mila).

La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni il mese scorso è scesa di 36mila unità, lo 0,03%. Una diminuzione determinata quasi esclusivamente dalle donne e riguarda le persone di 25 anni o più. Il tasso di inattività scende al 35,9% (-0,1 punti percentuali). In generale sale il numero degli occupati (+1,2%, pari a +263 mila), soprattutto gli over 50; scendono, invece, i disoccupati (-8,6%, pari a -274 mila) sia gli inattivi (-0,9%, pari a -125 mila).

Il tasso di disoccupazione a marzo per i 15-24enni è sceso di 1,5 punti rispetto a febbraio, attestandosi al 36,7%. In questa classe d'età l'incidenza dei giovani disoccupati è del 9,3%, cioè meno di uno su dieci. Va peggio tra quelli un po' più grandi, i giovani tra i 25 e i 34 ani: sono scesi il tasso di occupazione e quello di inattività pari a 0,1 punti percentuali, mentre è salito di 0,4 punti quello di disoccupazione. Invece, per le persone tra i 50 e i 64 anni il tasso di inattività è sceso di 0,3 quello di disoccupazione di 0,1, mentre l'occupazione è aumentata di 0,3 punti.

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