Il politico che chiede la libertà di essere razzista
"Mi rispondete per favore, domanda in foto?". Nei giorni della strage dei migranti nel Mare Mediterraneo, Mimmo Moramarco di Fratelli d’Italia (e presidente pro-tempore del Movimento Pirata Italiano) pretende una risposta ad un suo quesito, corredato dalla sua foto in stile manifesto elettorale, postato su Facebook. La domanda è: "In un paese civile e democratico tutti devono avere la possibilità di essere razzisti. Perché in Italia solo la sinistra deve essere razzista verso gli italiani? E perché chi è contrario viene etichettato come ignorante?". Probabilmente non c'era bisogno di aggiungere quella didascalia all'immagine, giacché le risposte sono arrivate. E sono state parecchio pungenti: "In un paese civile chi è contrario al rispetto può essere etichettato SOLO come ignorante e razzista. che poi uno rivendichi la "libertà di essere razzisti" è già un segno di ignoranza palese, visto che il termine in sé è dispregiativo… è come rivendicare la "libertà di essere stronzi"…echecazz!!!" E anche: "Un paese civile e democratico permette che lei possa essere libero di essere razzista. E permette a me di pensare che lei sia un povero imbecille.
Un consiglio, provi a girare l'immagine sotto-sopra. L'effetto Loreto le donerà molto". Oppure: "esseri liberi di essere razzisti è il suo programma? Complimenti per l'ispirazione, Hitler e Mussolini ne sarebbero fieri, un po' meno i milioni di morti per colpa di questi dittatori".
Consapevole della gaffe, Moramarco (che sul suo profilo se l'è presa pure con Gianni Morandi e la sua difesa degli immigrati: "Ipocrisia e falso buonismo senza freni su Gianni Morandi. Dai facci vedere almeno che "uno su mille" lo ospiti a casa tua ##m5s #agorarai") ha poi parzialmente corretto il tiro, ripostando una nuova immagine con una domanda più o meno simile a quella precedente:
