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Il bambino nato da un incesto e ucciso con 7 metri di carta igienica in gola

La terribile storia arriva dal Basso Sulcis, il neonato fu trovato morto nel 1996 sotto un cavalcavia. Il caso è stato riaperto solo lo scorso anno. In udienza a Cagliari il medico legale ha confermato la terribile morte del piccolo.
A cura di Susanna Picone
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La terribile storia arriva dal Basso Sulcis, il neonato fu trovato morto nel 1996 sotto un cavalcavia. Il caso è stato riaperto solo lo scorso anno. In udienza a Cagliari il medico legale ha confermato la terribile morte del piccolo.

Un bambino appena nato ucciso con quasi 7 metri di carta igienica in gola. È quanto ha dovuto subire un neonato trovato morto nel 1996 sotto un cavalcavia del Basso Sulcis, in Sardegna, e il cui caso è stato riaperto solo lo scorso anno dopo una denuncia tardiva inoltrata ai carabinieri. Il piccolo era nato da un incesto, era figlio di una donna e di suo padre. Un medico, uno dei primi che vide il cadavere il neonato, è stato ascoltato come testimone nell’udienza celebrata a porte chiuse davanti alla corte d’assise di Cagliari: è stato lui a confermare l’orribile morte del bambino che è stato soffocato. Il padre-nonno della vittima, accusato di omicidio, è stato condannato in primo grado a 20 anni di reclusione con rito abbreviato.

La donna avrebbe partorito nel bagno di un ospedale, poi il piccolo è stato ucciso – Questa terribile storia ha avuto inizio quando un automobilista notò, nel 1996, il cadavere del bambino abbandonato per strada ma per molto tempo i genitori del piccolo rimasero senza nome fino a quando un parente ha denunciato, lo scorso anno, dei dettagli che hanno dato la possibilità ai carabinieri di arrivare a identificare la madre e il padre del bambino. Lui è un pensionato di 71 anni che ha negato ogni addebito, ma a incastrarlo c’è il test del Dna. Lei, la madre, ha raccontato di aver partorito da sola nel bagno di un ospedale e poi di aver dato il neonato vivo al padre. Il processo nei confronti della donna continua in questi giorni a Cagliari.

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