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Hostess transessuali a bordo, in Thailandia i ‘tabù’ si abbattono in volo (VIDEO)

La Pc Air ha assunto quattro hostess trans, gentili e di bell’aspetto. La compagnia di volo spera che, in questo modo, venga abbattuto il muro di discriminazioni e di omofobia presente nei diversi settori lavorativi.
A cura di Daniela Caruso
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Hostess trans sui voli thailandesi

La PC Air, compagnia aerea thailandese, ha assunto nel suo personale di bordo quattro hostess transessuali, per assistere i passeggeri durante i voli. Le ragazze si presentano sorridenti, gentili, carine e sono tutte giovani. La Pc Air è la prima compagnia di volo a debuttare con un personale di bordo formato da transgender e, al momento, pare che questa iniziativa abbia riscosso successo. Una rivoluzione che apre le porte del cielo anche al ‘terzo sesso' e che dà finalmente la possibilità anche alle transessuali di poter realizzare il loro sogno lavorativo. Come ha spiegato una delle hostess, Phuntakarn Sringern, che ha lasciato il mondo dello spettaccolo per poter lavorare nel settore aereo, "Il mio sogno è diventato realtà. Credo che sia la prima tappa perchè i transessuali possano avere un buon lavoro in futuro". Un grande passo in avanti per il paese asiatico, dove tale minoranza di certo non ha molta voce in capitolo, sia dal punto di vista sociale che politico.

La politica di uguaglianza e tolleranza messa in piedi dalla compagnia aerea thailandese mira ad aprire le porte del mondo del lavoro a queste categorie di lavoratori, spesso bistrattati e esclusi da mansioni lavorative di rilievo. Al momento, secondo quanto comunicato dalla stessa compagnia, sono giunte in ufficio centinaia di candidature per ricoprire il posto di hostess. Per poter ottenere il posto tanto ambito, le assistenti di volo trans devono avere dei requisiti specifici, tra questi un aspetto fisico gradevole, conoscenza della lingua inglese e tanta femminilità. Per i trans di tutto il mondo, si apre un nuovo mondo, che fa delle pari opportunità la propria bandiera portante: la compagnia, che attualmente opera solo in territorio asiatico, punta ad estendere i suoi servizi anche in altri paesi del globo, in modo da offrire opportunità di lavoro anche a trans che vivono in altre parti del globo e dare il proprio contributo per combattere l'omofobia.

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