Gli “onorevoli” assenteisti in Parlamento: Berlusconi e Monti bocciati
Il lupo perde il pelo ma non il vizio, verrebbe da dire guardando agli ultimi dati del monitoraggio di OpenPolis sull'attività parlamentare dallo scorso 15 marzo, giorno di inizio della XVII legislatura. L'associazione ha stilato una graduatoria di promossi e bocciati, sulla base delle presenze/assenze nelle rispettive aula di Montecitorio e Palazzo Madama. A ben vedere, l'analisi (citata anche da Beppe Grillo in uno dei suoi ultimi post) ha portato alla luce una tendenza purtroppo già consolidata da tempo immemore nel nostro Paese: i big della politica, dopo l'elezione alla Camera o al Senato, dicono in pratica "addio" agli scranni nelle aule.
E così viene fuori che al Senato è "bocciato" proprio un prof: Mario Monti. L’ex presidente del Consiglio, fondatore di Scelta Civica, ha partecipato a una sola seduta su 17, collezionando il 94,12% di assenze. Stessa percentuale per colui che lo ha preceduto a Palazzo Chigi: Berlusconi. Le assenze del leader del PdL viaggiano sullo stesso piano di quello del suo fidato difensore Niccolò Ghedini. Prima di lui c'è il collega Piero Longo che in questa speciale classifica degli assenteisti parlamentari è in vetta, insieme a Antonio Angelucci (98,28%). E poi ancora Denis Verdini e Maria Rossa Rossi, poco più indietro Paolo Bonaiuti e Giulio Tremonti. Tutti elementi di spicco del principale partito di centrodestra, che fa segnare le statistiche peggiori: quasi un’assenza ogni quattro votazioni. Nella top fifteen anche Umberto Bossi, fondatore della Lega, che nei primi tre mesi alla Camera ha totalizzato oltre il 90 per cento di assenze.
Sul sito, Openpolis chiarisce che "i dati sulle presenze si riferiscono alle votazioni elettroniche che si svolgono nell'assemblea di Camera e Senato dall'inizio della legislatura. Le presenze dunque non si riferiscono a tutte le possibili attività parlamentari (lavori preparatori nelle Commissioni) ma solo al totale delle presenze nelle votazioni elettroniche in aula". Questo è il caso di Stefano Quintarelli di Scelta Civica, vittima di un grave incidente automobilistico, ricorda L'Espresso. Discorso diverso per i politici del centrodestra "Dalla cronaca della stampa, e dalle comparsate in tv e nelle piazze, non risulta però che i nomi illustri del centrodestra godano di cattiva salute".
LA CLASSIFICA DELLE ASSENZE:
ANTONIO ANGELUCCI (PDL) 98,28%
PIERO LONGO (PDL) 98,28%
GIACOMO PORTAS (PDL) 98,28%
SILVIO BERLUSCONI (PDL) 94,12%
NICCOLO' GHEDINI (PDL) 94,12%
MARIAROSA ROSSI (PDL) 94,12%
DENIS VERDINI (PDL) 94,12%
GIUSEPPE CASTIGLIONE (PDL) 93,10%
VINCENZO GAROFALO (PDL) 93,10%
GIOVANNI FAVA (LEGA NORD) 96,65%
UMBERTO BOSSI (LEGA NORD) 93,10%
ANTONIO BOCCUZZI (PD) 93,10%
MARCO FEDI (PD) 93,10%
MARIO MONTI (SCELTA CIVICA) 94,12%
GIOVANNI MONCHIERO (SCELTA CIVICA) 93,10%