Giappone, crolla il Pil: è recessione tecnica
Crolla a sorpresa il Pil del Giappone nel terzo trimestre dell'anno con il Paese che scivola nuovamente in recessione. Secondo i dati diffusi dall'Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, il prodotto interno lordo nazionale ha mostrato nel trimestre luglio-settembre una contrazione dell'1,6% dopo il -7,3% rivisto al ribasso del trimestre precedente. Gli analisti si aspettavano, invece, una crescita del 2,1%. Rispetto ai tre mesi precedenti, il calo è stato dello 0,4% (-1,9% il precedente), inferiore al +0,5% delle attese. Il Giappone con la seconda contrazione di fila del prodotto interno lordo torna così in “recessione tecnica”, ma in condizioni peggiori delle più negative stime della vigilia. La notizia ha avuto immediato effetto sui listini con Tokyo che chiude in rosso del 3% e anche le Borse Ue aprono la settimana deboli. A tener basso il Pil sono i consumi, che stagnano dopo l’aumento dell’Iva.
Secondo gli esperti Abe potrebbe procedere con le elezioni anticipate – Il ministro delle Politiche economiche e fiscali, Akira Amari, ha ammesso che l’impatto dell’Iva, portata dal 5% all’8% ad aprile, è stato più grande delle attese. Inoltre il ministro ha annunciato che il premier deciderà a breve se procedere o meno con il nuovo aumento al 10% dell’Iva a ottobre del prossimo anno. Il crollo del Pil rappresenta un duro colpo per il presidente Shinzo Abe che, stando ai resoconti dei media giapponesi, dovrebbe annunciare domani lo scioglimento della potente Camera Bassa e fissare nuove elezioni politiche generali a dicembre. Il Giappone era uscito dalla recessione negli ultimi mesi del 2012, poco prima dell'arrivo del premier Abe che ha lanciato la sua ricetta per rafforzare l'economia, basata sulle tre frecce (politica monetaria espansiva, stimoli fiscali e riforme strutturali) della Abenomics.