Elezioni in USA 2016: nel dibattito tra Repubblicani nessun vincitore
Malgrado non siano mancati toni molto accesi e attacchi personali nessuno tra gli otto candidati repubblicani ala Casa Bianca, che si sono sfidati ieri sera in un dibattito televisivo, ha avuto nettamente la meglio e prevalso sugli altri: le differenze tra i contendenti sono state palesi, ma al termine della serata nessuno sembrava aver nettamente prevalso. L'ex neurochirurgo Ben Carson e il magnate dell'immobiliare Donald Trump hanno fatto il loro ingresso nello studio tv del Fox Business Network come i favoriti alla nomination repubblicana per il voto di novembre 2016., ma ad occupare la scena – tentando di colmare il gap – sono stati soprattutto gli altri sei candidati che hanno messo sul tavolo proposte su economia, sicurezza nazionale e immigrazione, non lesinando attacchi a Barack Obama e alla favorita tra i candidati democratici, Hillary Clinton.
Carly Fiorina, ex Ceo di Hewlett-Packard, è stata durissima proprio con la Clinton: "Una presidenza Clinton corroderebbe il carattere di questo Paese. Perchè? Per lo stile Clinton. Dì quello che ti pare, menti finché non ti beccano" ha detto Fiorina. Anche Jeb Bush, ex favorito, figlio del 41esimo presidente fratello del 43esimo, ha aggiunto. "Hillary Clinton ha detto che le politiche di Barack Obama si meritano un 10, davvero?". Parlando della proposta di Trump di rimpatriare 12 milioni di immigrati clandestini Bush ha detto "500mila al mese semplicemente non è possibile, non corrisponde ai valori americani e farebbe a pezzi le comunità".
Più sobrio Marco Rubio, uno dei candidati prediletti dall'establishment della destra americana, che ha conquistato applausi respingendo al proposta del suo rivale Rand Paul, che intende ridimensionare la politica della sicurezza e della difesa. "So che il mondo è un luogo più sicuro e migliore quando l' America è la potenza militare più forte" ha detto Rubio.
