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Ecco la t-shirt “pro Berlusconi” che ha fatto infuriare la prof. di Caserta

Uno studente 16 enne di Caserta indossa in aula una t-shirt col volto del Cavaliere. La professoressa gliela fa indossare al contrario. I quotidiani di famiglia e lo stato maggiore del PdL si scagliano contro la docente ed esaltano “il coraggio di sostenere le proprie idee” da parte del ragazzo. Ma la foto ritrae l’ex premier mentre con le mani forma un triangolo …
A cura di Biagio Chiariello
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Arriva in classe con una t-shirt con la foto di Silvio Berlusconi, ma è costretto a sfilarsela per indossarla al contrario. Protagonisti un ragazzino di 16 anni e una docente dell'istituto Michelangelo Buonarroti di Caserta. La donna sbotta ("Ti dovresti impiccare tu e Berlusconi" e "ti ammazzerei"), l'alunno racconta l'accaduto ai genitori, che presentano immediatamente querela ai Carabinieri nei confronti della professoressa (B.F. le sue iniziali). "Il Giornale", "Libero" e tutto lo stato maggiore del Pdl – da Nitto Palma a Mara Carfagna – si scagliano contro la prof. C'è chi parla di "odio ideologico". La maglietta arriva in Parlamento, sotto forma di interrogazione, richiesta dal deputato Pdl Luca D'Alessandro, segretario della commissione giustizia della Camera, al ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, in merito all'"atteggiamento discriminatorio, offensivo e violento" della professoressa.

Ma siamo proprio sicuri che il ragazzino sia stato "umiliato", come scrive il Giornale? Si trattava davvero di una maglietta pro-Silvio? Forse, guardando alla foto pubblicata oggi da Nonleggerlo, viene da pensare ad un ‘altra chiave di lettura. Esaminando bene la famigerata t-shirt, si riconosce un'immagine del Cavaliere che è tutto fuorché un inno alle sue virtù di statista: Berlusconi con gli occhi spiritati, come fosse in trance, è con le mani alzate sopra la testa unite come a formare un triangolo; sotto la scritta “I am the illuminated”. Chissà, però, se il riferimento è al simbolo della setta occulta o a qualche altro tipo di "triangolo". Bisognerebbe chiederlo direttamente al ragazzino "umiliato" che ha avuto “la forza e il coraggio di sostenere le proprie idee”. 

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