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“E’ gay, non può insegnare a scuola”: la protesta delle mamme contro un maestro di danza

Un insegnante di danza è stato contestato da alcune mamme di un istituto comprensivo in Umbria. La sua colpa? Essere omosessuale.
A cura di Davide Falcioni
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Sei omosessuale? Non puoi insegnare nelle scuole. L'ennesimo gravissimo episodio di discriminazione si è verificato a Passignano, cittadina umbra sulle rive del Lago Trasimeno: la vittima è un insegnante di danza che da 5 anni collabora con le scuole per dare vita a progetti formativi. Ebbene, il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo di Passignano e Tuoro "Dalmazio Birago" si è visto recapitare una lettera di protesta firmata da numerosi genitori. nella missiva si sostiene che il maestro "non è la persona adatta all'insegnamento perché non ha i requisiti necessari". La sua colpa, nello specifico, sarebbe quella di essere omosessuale. Il giovane insegnante, riferisce il Corriere del'Umbria, ha inviato anche lui una lettera nella quale ha annunciato la sua rinuncia all'incarico.

Scrive il maestro: "Per quanto riguarda la mia professionalità sostengo di non dovermi rimproverare nulla, in quanto conosco le mie capacità e i miei limiti, e nella mia vita non ho mai cercato di essere chi non sono. I miei diplomi ed attestati di danza mi permettono di insegnare le discipline che propongo in maniera amatoriale. Non è assolutamente vero che io non posso fare quello che faccio. La cosa più incresciosa riguarda però la mia sfera privata". L'insegnante prosegue: "Sapere che ci sono ancora persone che sarebbero disposte a fare l'esonero dei propri figli dal progetto da me presentato a causa del mio ‘stile di vita', lo ritengo davvero squallido; soprattutto quando nella mia vita ho sempre cercato di farmi conoscere per le mie capacità e non per altro. Non si tratta di un pettegolezzo, ma della mia vita".

In questo quadro è arrivata anche la decisa presa di posizione di Massimo Mariani, il dirigente scolastico: "Per noi il curriculum del ragazzo è perfettamente compatibile, poi una mamma ha sollevato un problema di carattere personale e cioè che non avrebbe iscritto il figlio al corso perché secondo lei la persona non era adatta, in quanto omosessuale". La scuola, però, si schiera senza esitazioni a fianco dell'insegnante: "Per noi è un grande rammarico e un forte dispiacere – spiega Mariani – sapere che il ragazzo si sia dimesso dal progetto. Sappiamo anche che è molto amato dagli studenti e ora sarà difficile spiegare loro che il progetto danza quest'anno non si farà". "Abbiamo deciso che se non sarà lui a farlo non lo farà nessuno. Il progetto rimane comunque nell'offerta formativa perché la scuola non si può rendere complice di un simile attacco alla sfera personale".

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