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Disperso nel mare del Giglio, lo “salva” il comandante Gregorio De Falco

Il 30enne, che risultava disperso da ieri pomeriggio, è stato trovato stamane. Avrebbe dovuto raggiungere l’Isola del Giglio. A coordinare le ricerche Gregorio De Falco, l’ufficiale che proprio al Giglio, in occasione del naufragio della Concordia, “invitò” Schettino, con una frase diventata ormai celebre, a tornare a bordo della nave.
A cura di Susanna Picone
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È stato trovato sano e salvo questa mattina un uomo di 30 anni che risultava disperso da ieri pomeriggio. Il 30enne era partito con una barca di sette metri dal porto di Talamone con l’obiettivo di raggiungere l’Isola del Giglio. Lì, nelle acque ormai libere dal relitto della Costa Concordia, sarebbe dovuto arrivare in serata. Ma l’uomo, in buone condizioni anche se in stato di choc, è stato recuperato solo questa mattina intorno alle cinque nella zona delle Formiche di Grosseto, molto più a nord rispetto alla rotta per l’Isola del Giglio. L’allarme era scattato verso le 19 di ieri sera, quando la fidanzata ha contattato la capitaneria di porto di Livorno preoccupata per la mancanza di notizie. A trovarlo e salvarlo sono stati gli uomini della guardia costiera coordinati proprio dal comandante il cui nome è in qualche modo associato all’Isola del Giglio e al tragico naufragio della Costa Concordia. Si tratta dell’ufficiale Gregorio De Falco, l’uomo che la notte del naufragio della Concordia si occupò dei soccorsi e “invitò” in una telefonata diventata ormai celebre il comandante Francesco Schettino a tornare a bordo della nave. Quel “vada a bordo, cazzo!” di De Gregorio nei confronti di Schettino, infatti, fu ripreso dalla stampa nazionale e internazionale.

La barca del disperso al Giglio in avaria

De Gregorio, che è capo servizio operazioni di Compamare Livorno, ha dunque organizzato le ricerche per ritrovare il 30enne disperso: quando la guardia costiera ha raggiunto l’uomo, la barca di sette metri a motore era in avaria e lui non aveva a disposizione collegamenti telefonici o radio. Il disperso è stato trovato dal pattugliatore “Diciotti”, lo stesso che è stato impegnato anche nelle operazioni di trasferimento della Costa Concordia a Genova.  Alle ricerche hanno partecipato inoltre una motovedetta da Porto Santo Stefano, un gommone della protezione civile del Giglio, il pattugliatore d’altura che era in trasferimento da Genova a Civitavecchia e anche un elicottero della guardia costiera decollato dalla base di Sarzana, costretto poi a tornare indietro a causa delle condizioni meteo proibitive.

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