Dimesso il bimbo che seguiva dieta vegana: “Mai in pericolo di vita”
Il bambino di due anni che era stato ricoverato a Belluno a causa di una grave carenza alimentare dovuta alla dieta vegana seguita dai genitori sta meglio ed è stato dimesso. I genitori del bimbo, secondo quanto riferito dai quotidiani locali, osservavano per loro e per il figlio una dieta a base di soli vegetali, che gestivano autonomamente, senza basarsi su indicazioni di specialisti. Ma ora il primario del reparto di pediatria di Belluno, Luigi Memo, ha invitato ad abbassare i riflettori sul suo caso sia perché – ha spiegato all’Ansa – il fatto risale ad alcuni mesi fa e anche perché il bambino, che non è mai stato in pericolo di vita, “ha recuperato e sta meravigliosamente bene”. “La sua è una brava mamma – ha detto il dottor Memo – e seguiva quel tipo di dieta in buona fede. Ha subito accettato i nostri consigli, integrando la dieta con gli elementi nutritivi necessari, e il figlio sta bene”.
Il primario ha detto che da parte dell’ospedale non c’è stata segnalazione all’autorità giudiziaria. “Nel primo anno di vita non si può improvvisare – ha spiegato – perché non vi sono dati certi sulla sicurezza della dieta vegana in bambini così piccoli. Questi genitori, che io rispetto assolutamente, devono far riferimento al pediatra, soprattutto per il rischio che manchino alla dieta elementi fondamentali alla crescita come la vitamina b12”. Era stata la pediatra di famiglia a notare un ritardo nella crescita del bambino e la comparsa di alcuni lievi disturbi di tipo motorio e dunque a consigliare ai genitori una visita in ospedale. “Da noi è stato ricoverato poco più di una settimana – ha detto il primario – durante la quale l’abbiamo trattato con una terapia intramuscolo, con forte dosaggio di vitamina b12, e subito si sono visti i miglioramenti”.
