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Dieta vegana al figlio di due anni: bimbo ricoverato grave in ospedale a Belluno

Al piccolo, sottoposto a una dieta inappropriata per la sua tenera età, sono state riscontrate gravi carenze alimentari. Non è il primo caso in Italia.
A cura di B. C.
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A Belluno un bambino di due anni, alimentato con una dieta vegana dopo lo svezzamento, è stato ricoverato in ospedale per gravi carenze alimentari. Lo riferisce il quotidiano Il Gazzettino. Il piccolo, in cura presso il reparto di pediatria dell'ospedale San Martino di Belluno, sarebbe in gravi condizioni. Secondo quanto scrive il quotidiano al bambino era stata imposta un'alimentazione priva di cibi di origine animale (tra cui uova e latte); ora è sottoposto alla terapia necessaria per contrastare i danni di una alimentazione inappropriata per la sua età, come spiega anche il primario del San Martino, il pediatra Luigi Memo: “Nel primo anno di età questa dieta è totalmente sconsigliata. C’è il rischio di gravi scompensi. Il deficit della vitamina B12, ad esempio, può portare a problemi neurologici considerevoli. Chi volesse alimentare il proprio figlio con una dieta vegana – afferma il medico – dovrebbe attendere l’età giusta e farsi seguire sempre da un nutrizionista. Improvvisare è pericoloso. Nel Bellunese comunque il fenomeno sta appena emergendo e non siamo ancora ai livelli di altre realtà della pianura”.

Non si tratta, purtroppo, del primo caso di questo genere in Italia. A luglio, un bimbo di 11 mesi nato in una famiglia vegana era stato ricoverato all'ospedale Meyer di Firenze, in condizioni di denutrizione. La mamma e il padre, entrambi di Pontedera, erano stati iscritti sul registro degli indagati. “E’ vero che è necessario fare molta attenzione all’alimentazione nei primi 2 anni di vita dei bambini, perché è una fase delicata e importante. Ma spesso manca proprio una corretta informazione: nemmeno i pediatri la forniscono”, aveva detto in quell'occasione Luciano Proietti, pediatra che si è specializzato negli anni nel controllare lo stato di salute di bambini cresciuti in famiglie vegane o vegetariane (e crescendone 3 lui stesso). Secondo il medico, “spesso i genitori fanno da sé e cercano informazioni su testi che non hanno fondamento scientifico, sia che parlino di alimentazione vegetariana e vegana, che onnivora. Invece i nutrienti devono essere equilibrati”. Proietti afferma che “il cibo principale per un neonato è il latte della mamma e, se non c’è, l’unica alternativa è il latte in polvere con proteine vegetali, non con proteine vaccine. Il resto dell’alimentazione deve servire per un’integrazione calorica, ma non proteica: non dovrebbero essere dati alimenti di origine animale”.

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