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Detenuto per violenze alla convivente: i due si baciano in tribunale e fanno pace

Accade a Torino: un uomo in carcere per aver picchiato la compagna si è pubblicamente scusato davanti ai giudici. La donna si è avvicinata e l’ha baciato.
A cura di D. F.
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Un uomo, arrestato per lesioni e maltrattamenti in famiglia, ha baciato attraverso una feritoia del gabbiotto dove sono rinchiusi i detenuti la sua compagna: fin qui nulla di strano, se non fosse che lei è anche la persona offesa. E' accaduto nel Tribunale di Torino, dove naturalmente il processo proseguirà in ogni caso fino alla sentenza: il pubblico ministero Gianfranco Colace, prendendo atto delle scuse presentate dall'uomo, ha chiesto 18 mesi, mentre l'avvocato Stefano Gubernati dice di confidare in una scarcerazione rapida e nella sospensione condizionale della pena.

Protagonista della vicenda un tunisino di 34 anni che lo scorso 31 gennaio fu arrestato a Beinasco (Torino) durante una "violenta aggressione" alla fidanzata, una donna italiana che riportò lesioni guaribili in cinque giorni. L'episodio giunse dopo una settimana di minacce – compreso "ti butto l'acido addosso" – insulti e richieste "ossessive" di controllare il telefonino: l'uomo, a torto, si era convinto di essere stato tradito. In aula ha preso la parola per una dichiarazione spontanea: "Sono in Italia da vent'anni, lavoro e non ho mai fatto del male a nessuno. Ora sono pronto a pagare le conseguenze del mio errore, dovuto a un momento di emotività. Amo la mia compagna e amo i suoi figli. Lei è venuta a trovarmi in carcere, ci siamo parlati e abbiamo chiarito tutto. Scusatemi tutti". A udienza finita, con il permesso della polizia penitenziaria e del giudice Marco Picco, i due si sono salutati, approfittandone per baciarsi più volte.

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