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Decadenza Berlusconi: caos in giunta, rinviata decisione sul voto

La Giunta per il regolamento che deve decidere come si voterà sulla decadenza di Berlusconi dal mandato di parlamentare si riconvoca per domani mattina alle 9.
A cura di Antonio Palma
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Ore 20.50 –  Rinvio a mercoledì. Poco dopo le 20.30 di questa sera i lavori della Giunta relativi alla questione del voto palese o segreto sulla decadenza da senatore di Berlusconi sono stati aggiornati a domani alle 9. Non ci sarà dunque una seduta a oltranza, come invece sembrava essere probabile nelle ultime ore. La decisione, dopo una giornata di scontro e caos, è stata rinviata a mercoledì.

Ore 19.30 – Verso sì a voto palese. La Giunta del Regolamento del Senato è al lavoro per dirimere la questione del voto palese o segreto relativo alla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. I lavori, dopo una giornata di caos, continueranno per tutta la serata. Vi è stato uno scontro anche sul calendario dei lavori sul voto in Aula sulla decadenza di Berlusconi. Il M5S ha proposto la data del 5 novembre che però l’Aula del Senato ha bocciato. I senatori del M5S hanno applaudito polemicamente i senatori degli altri gruppi parlamentari che hanno respinto la proposta. Intanto a proposito della questione decadenza è apparsa un’anticipazione all’ultimo libro di Bruno Vespa in cui è lo stesso Cavaliere a parlare:“Il voto sulla mia decadenza sarebbe una macchia sulla democrazia italiana destinata a restare nei libri di storia. Il leader di centrodestra escluso così, con una sentenza politica che è il contrario della realtà, perché non si riesce a batterlo nelle urne”. Nell’intervista Berlusconi continua: “Segnalo che il Governo, se volesse, avrebbe un'autostrada per risolvere il problema: è tuttora aperta la legge delega sulla giustizia, e basterebbe approvare una norma interpretativa di una riga, che chiarisca la irretroattività, la non applicabilità al passato della Legge Severino. Letta dica sì o no”.

E' caos nella giunta per il regolamento di Palazzo Madama dove si discute delle modalità del voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. Con un blitz a sorpresa i senatori del Pdl infatti appellandosi anche alla sentenza in cui il Cavaliere è stato condannato a due anni di interdizione dai pubblici uffici ha chiesto e ottenuto una sospensione dei lavori. "La corte d'Appello di Milano ha appena detto che l'incandidabilità è una sanzione amministrativa, e pertanto non è retroattiva. Quindi dà ragione a noi e non c'è motivo di andare avanti", ha detto il senatore del Pdl Francesco Nitto Palma a proposito della retroattività della legge Severino. Per i senatori del Pdl insomma non è più urgente la questione del voto palese o del voto segreto sulla decadenza di Berlusconi perché la questione principale ora diventa un'altra. Secondo Nitto Palma la sentenza d'Appello di Milano depositata oggi si allinea alle "doglianze che il Pdl aveva già avanzato" e quindi la questione alla luce delle novità non dovrebbe arrivare in Aula ma dovrebbe ritornare alla giunta per le elezioni.

Il voto del Senato sulla decadenza di Berlusconi dunque slitta ancora anche perché nel frattempo la conferenza dei capigruppo ha fissato il calendario dei lavori dell'aula fino al 22 novembre senza inserire il voto sull'ex Premier. La decisione ha scatenato la dura reazione dei senatori del Movimento Cinque Stelle che annunciano una nuova richiesta per il voto sulla decadenza di Berlusconi a partire dalla prossima seduta. "Il Movimento 5 Stelle chiede che si voti sulla decadenza di Berlusconi. Siamo al ridicolo, non si può più perdere tempo. Proporremo di calendarizzare il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi già dal 5 novembre" ha annunciato infatti il capogruppo del M5S in Senato Paola Taverna. Sulla questione è intervenuto anche il Presidente di Palazzo Madama, Pietro Grasso, spiegando che non è possibile calendarizzare il voto sulla decadenza del leader Pdl se prima la giunta per il regolamento non ha stabilito se il voto deve essere segreto o palese.

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