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Csm apre due fascicoli sul caso Crocetta e sulla telefonata di Renzi contro Letta

L’intercettazione tra il premier e il generale della Guardia di Finanza Adinolfi (“Letta è un incapace”) e la presunta intercettazione tra il governatore e il suo medico al vaglio di Palazzo dei Marescialli.
A cura di Biagio Chiariello
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Il Comitato di presidenza del Csm apre due diverse pratiche relative alle vicende della pubblicazione delle intercettazioni riguardanti il premier Matteo Renzi e il generale della Gdf Michele Adinolfi, nonché della presunta intercettazione tra il Governatore della Sicilia Rosario Crocetta e il medico Matteo Tutino. Le pratiche sono state assegnate alla prima commissione, quella responsabile delle inchieste sui magistrati. A pretendere l’intervento Consiglio Superiore della Magistratura sui due casi era stato, la scorsa settimana, il consigliere laico di Forza Italia Pierantonio Zanettin. "Le pratiche – ha dichiarato il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, al termine della riunione del Comitato di presidenza che si è svolta questa mattina – sono state assegnate alla Prima Commissione, presieduta dalla consigliera Paola Balducci, alla quale il Comitato ha comunicato di tener conto della pendenza di indagini penali presso le Procure di Napoli e Palermo e delle iniziative assunte dal procuratore generale presso la Corte di Cassazione, Pasquale Ciccolo, ai fini delle valutazioni di sua competenza”.

Le due telefonate al vaglio del Csm

Il caso della telefonata tra Renzi e Adinolfi è emersa nell'ambito dell'inchiesta Cpl Concordia sulla metanizzazione dell'isola d'Ischiae porta alla luce i giudizi assai poco lusinghieri che l’ex sindaco di Firenze esprime nei confronti di Enrico Letta, definito “un incapace“, e intenzionato a “silurarlo” per prenderne il posto. La questione di Crocetta è quella più recente e riguarda la presunta intercettazione svelata dall’Espresso, nella quale il medico del governatore siciliano, Matteo Tutino, oggi agli arresti domiciliari, dice quanto segue di Lucia Borsellino: “Bisogna farla fuori come suo padre”. Dall’altra parte del telefono ci sarebbe appunto Crocetta. Tutte le procure dell'isola hanno però smentito l'esistenza di questo audio.

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