11 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Crisi in Iraq, l’Iran apre a un intervento con gli Usa

L’Iran potrebbe agire insieme agli Stati Uniti per soccorrere gli sciiti in Iraq minacciati dall’avanzata delle milizie sunnite filo-al Qaeda. Il presidente Rohani: “Se gli Stati Uniti interverranno contro i gruppi terroristi, possiamo pensare” a una collaborazione.
A cura di Susanna Picone
11 CONDIVISIONI
Immagine

L'Iran è pronto ad aiutare il governo iracheno contro i ribelli musulmani sunniti e potrebbe addirittura pensare di valutare una collaborazione con Washington contro l'Isis, lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante. Quanto sta accadendo in Iraq, infatti, preoccupa l'Iran al punto che il presidente Rohani ha aperto a un intervento comune con gli Stati Uniti in difesa della democrazia contro il terrorismo. “Se gli Stati Uniti interverranno contro i gruppi terroristi, possiamo pensare a una collaborazione – ha annunciato il presidente Rohani – ma fino adesso da parte di Washington non c'è stata nessun'azione”. Il presidente dell’Iran ha anche escluso l’invio dei propri militari in Iraq, smentendo così quanto sostenuto ieri da fonti governative irachene citate dalla Cnn che parlavano di almeno 500 uomini delle Guardie della Rivoluzione inviati da Teheran nella provincia di Diyala. L'Iran non vuole intervenire militarmente in Iraq ma “ha fornito consigli a Baghdad su come combattere il terrorismo”, ha precisato il presidente iraniano sottolineando che c’è una “differenza tra aiutare e intervenire”. Al momento, così il presidente Rohani, “non abbiamo ricevuto nessuna richiesta da parte dell'Iraq, ma siamo pronti ad aiutare Baghdad sulla base delle leggi internazionali e della volontà del popolo e del governo iracheno”.

L’intervento di Obama sull’Iraq

Nel corso della giornata di ieri è intervenuto il presidente americano Barack Obama sulla crisi in Iraq. E l’ha fatti dicendo che gli Stati Uniti offriranno aiuto al Paese ma non c’è l’intenzione di inviare truppe militari.  Il presidente degli Stati Uniti non ha nascosto la sua preoccupazione per quanto sta accadendo nel Paese: “Le forze di sicurezza irachene hanno purtroppo dimostrato di non essere capaci di difendere alcune città. E il popolo iracheno è ora in pericolo”. Intanto in Iraq continua l’avanzata dei miliziani jihadisti che sono sempre più vicini a Baghdad. Secondo fonti governative, hanno conquistato altre due città della provincia di Diyala,Sadiyah e Djalaoula, nell’Iraq orientale.

11 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views