21 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Cosimo Mele, l’ex parlamentare assolto: “Droga data alla escort era di modica quantità”

L’ex deputato dell’Udc era accusato di aver ceduto, durante un party hot, cocaina a Francesca Zenobi, una escort poi ricoverata in ospedale per un malore.
A cura di Antonio Palma
21 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo oltre sette anni di processo e a dieci anni dai fatti contestati, l'ex parlamentare dell'Udc Cosimo Mele è stato assolto in primo grado dall'accusa di avere ceduto cocaina ad alcune ragazze durante un festino a luci rosse in un albergo di via Veneto a Roma nel luglio del 2007. Per il giudice monocratico del tribunale di Roma, infatti, la sostanza stupefacente consegnata ad una delle ragazze da parte del politico era di modica quantità quindi il reato è ormai prescritto. Una decisione fondamentale per il risultato finale del processo visto che se fosse stata accolta la tesi dell'accusa i tempi di prescrizione del processo si sarebbero allungati a 25 anni mentre in questo caso sono stati ridotti a 7 anni e mezzo.

Mele infine è stato assolto con formula piena anche dall'accusa di aver ceduto cocaina ad altre due persone presenti sul posto, un uomo e una donna. I fatti risalgono alla sera del 28 luglio del 2007 quando durante il festino all’hotel Flora una delle ragazze presenti, la escort Francesca Zenobi, si sentì male e vennero allertati i soccorsi. Si scoprì che la ragazza aveva appena fatto uso di droga durante un party a cui era presente il deputato centrista. Da quella vicenda ha preso spunto l'inchiesta giudiziaria che poi ha portato al processo contro Mele.

Lo scandalo costò molto in termini politici al parlamentare sopratutto per le sue posizioni in difesa della famiglia. Da allora infatti il suo percorso politico a livello nazionale si era interrotto per ripartire solo qualche anno dopo come sindaco di Carovigno in provincia di Brindisi, carica da cui però si è dimesso lo scorso anno. "Accogliamo con moderata soddisfazione la decisione di oggi. La stessa procura aveva chiesto l'assoluzione, anche se per insufficienza di prove. Aspettiamo di leggere le motivazioni per eventualmente proporre appello. Il mio assistito ha lasciato la vita pubblica e lavora come libero professionista in Puglia", hanno spiegato i legali dell'uomo.

21 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views