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Cosa significano le “lettere” sulla ricetta medica

Come interpretare le “lettere” impresse sulle ricette per esami o per ricoveri ospedalieri.
A cura di Redazione
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È un focus di Altroconsumo, ripreso da Studio Cataldi, a riassumere agevolmente una serie di informazioni utili per i cittadini che hanno a che fare con il Servizio Sanitario Nazionale. In particolare, sotto la lente di ingrandimento finiscono i codici inseriti sulle ricette del medico di base, che stabiliscono le priorità in base alle quali i cittadini possono usufruire dei servizi della sanità pubblica.

Come spiega Altroconsumo, infatti, il Servizio Sanitario Nazionale fornisce a tutti i cittadini muniti di ricetta le prestazioni sanitarie necessarie: ovvero esami strumentali, visite specialistiche, trattamenti terapeutici, ricoveri per approfondimenti diagnostici, interventi chirurgici. Dopo le ultime modifiche normative, bisogna tenere conto della nuova disciplina delle prestazioni sanitarie, in particolare per quel che concerne le visite specialistiche.

L’accesso alle prestazioni sanitarie è possibile in diversi modi, ma la base di partenza resta la presentazione della ricetta medica, con la quale basta contattare il Centro Unico Prenotazioni e fissare la data. Normalmente la prenotazione tiene conto della disponibilità di laboratori, posti letto, medici eccetera, ma ci sono delle priorità temporali da rispettare per legge (anche se spesso disattese) e normate dal piano nazionale di governo delle liste di attesa.

Molto dipende però anche dalla priorità della prestazione stessa, indicata dal medico di base con una lettera nell’apposito campo e dipendente da una serie di fattori, fra cui la tipologia di prestazione, la diagnosi, eccetera.

Un compendio sul significato delle lettere lo fornisce proprio Studio Cataldi:

  • la lettera U corrisponde alle prestazioni "urgenti" cui il cittadino ha diritto entro 72 ore. In tali casi nella prescrizione sarà apposto il "bollino verde". In ogni caso, bisogna fare attenzione: le prestazioni urgenti, si legge nella guida, vanno prenotate entro 48 ore dalla data di prescrizione, altrimenti decade l'indicazione di urgenza;
  • la lettera B corrisponde alle prestazioni da fornire in tempo "breve" e in ogni caso non più tardi di 10 giorni;
  • la lettera D corrisponde, invece, alle prestazioni "differibili", le quali possono essere fornite in tempi meno celeri senza pregiudicare la salute del paziente. Si tratta, in genere, di prestazioni di prima diagnosi che comunque vanno erogate entro 30 o 60 giorni, a seconda che si tratti di esami diagnostici strumentali o visite;
  • la lettera P infine corrisponde alle prestazioni "programmate". Si tratta, ad esempio, di esami diagnostici o visite di controllo, non urgenti, per le quali c'è tempo massimo 180 giorni per l'erogazione. Quando nella ricetta non sono indicate classi di priorità, automaticamente la richiesta è collocata in lettera P.

Per le prestazioni erogate in regime di ricovero, le classi di priorità sono diverse e si utilizzano le lettere con un significato diverso:

  • lettera A, per il ricovero entro 30 giorni, relativamente ai casi che possono aggravarsi pregiudicando la salute del paziente;
  • lettera B per il ricovero entro 60 giorni, per i casi che presentano forti dolori, gravi disfunzioni o disabilità ma che non tendono ad aggravarsi rapidamente;
  • lettera C, per il ricovero entro 180 giorni per i casi più lievi di dolore, disfunzione o disabilità;
  • lettera D, per i ricoveri entro 12 mesi, destinati ai casi che non presentano dolori, disfunzioni o disabilità.
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