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Cinque bufale sul terremoto che dovete smettere di condividere

Il fenomeno dello sciacallaggio si accompagna da sempre ai terremoti, attraverso la Rete questo si identifica anche col becero clickbait: ecco le bufale più diffuse a cui sarebbe meglio non regalare visibilità.
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A cura di Juanne Pili
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Con le scosse di terremoto che hanno nuovamente investito l'Italia centrale tornano anche le bufale. Non sembrano esserci limiti, si fanno addirittura video fasulli. Alcune leggende tornano alla ribalta, nonostante siano state ampiamente smentite, ma se ne producono anche di originali, spesso mutuate da precedenti tesi di complotto.

Irradiazioni elettromagnetiche per creare i sismi

Si evincerebbero dalla forma di recenti banchi di nuvole registrati dalle coste della Francia a quelle della Croazia. In che modo l'elettromagnetismo possa innescare dei terremoti localizzati in una determinata regione del Mondo non viene spiegato. Così come si evita di fare una minima verifica su quel che già da tempo la meteorologia ha saputo spiegare, senza tirare in ballo fenomeni elettromagnetici.

Scie chimiche e terremoto. Il tutto si collega con la tesi di complotto delle Scie chimiche, di cui avevamo già trattato. Per chi volesse approfondire ulteriormente consigliamo la lettura di questo documento, da cui attingeremo per spiegare le foto che dimostrerebbero la tesi del terremoto, causato da una misteriosa "arma elettromagnetica".

nuvole-terremoto.001

Nell'immagine in alto a sinistra abbiamo un fenomeno non molto diffuso – ma non per questo impossibile – previsto dalla meteorologia. Come spiega il meteorologo Pierluigi Randi questi "misteriosi buchi" possono formarsi a seguito della comparsa di cirri o del semplice passaggio di un aereo (immagine in basso a sinistra):

Infatti avviene assai spesso la precipitazione verso il basso di alcuni cristalli di ghiaccio dalle nubi cirriformi o dalle scie. Precipitando in basso possono entrare in una nube composta appunto da goccioline sopraffuse. Le goccioline sopraffuse, tramite il processo di accrezione si aderiscono ai cristalli di ghiaccio entrati nella nube i quali diventano più grandi e pesanti dando infine origine ad un fallout, ovvero una precipitazione. Il ghiacciamento prosegue di norma spontaneamente all’interno della nube ed i fallstreaks si unificano nella parte più attiva del debole moto discendente con la creazione di un vero e proprio “buco” nello strato delle nubi.

Nell'immagine in alto a destra invece possiamo osservare presumibilmente degli "altocumuli translucidi in bande", ne sono stati fotografati esempi ben più "inquietanti" (immagine in basso a destra). Come spiega Randi "somigliano molto alle striature nella sabbia prodotte dal vento":

Infatti sono proprio i venti alla quota in cui si formano queste nubi che le modellano; soffiano perpendicolarmente alla disposizione delle bande e, compiendo piccole oscillazioni verso l'alto o verso il basso (piccole onde di gravità), dissolvono in alcune zone o ispessiscono in altre i singoli elementi che le costituiscono.

I terremoti non avevano la stessa frequenza in passato

Terremoto-Centro-Italia

Anche in questo caso non viene spiegato (ammettendo che l'affermazione sia vera) il nesso causa-effetto: perché il fatto che oggi i terremoti si presentino in una determinata regione con maggiore frequenza, dovrebbe indicare un intervento artificiale? Non ci è dato saperlo.

Le testimonianze storiche abbondano, proprio lungo l'Appennino. Sul sito Ingv Terremoti potete esaminare un'intera categoria dedicata, oppure è possibile consultare la "storymap" dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia). Per chi va di fretta suggeriamo di dare un'occhiata alla pagina di Wikipedia sui terremoti avvenuti nel XX Secolo in Italia; gran parte riguardano le regioni centrali, ma non solo.

Tunnel del Cern e terremoto

Recentemente su Facebook qualcuno ha fatto girare una nota in cui si riesuma il "tunnel del Gran Sasso" e la presunta capacità dei fisici di far viaggiare la materia oltre la velocità della luce. Quindi, in virtù di queste capacità – che per inciso sono totalmente inventate – sarebbe evidente che i fisici del Cern avrebbero provocato il terremoto. Entrambe le affermazioni sono false e derivano da equivoci che credevamo relegati ad un imbarazzante passato.

Magnitudo e intensità

Si continuano a confondere i due modi con cui misuriamo i terremoti. Un conto è la magnituto, che viene misurata attraverso la scala Richter: riguarda l'energia meccanica di un sisma e si basa sulle onde sismiche; un'altra è l'intensità: riguarda gli effetti causati dal terremoto e si misura con la scala Mercalli o la meno nota Rossi-Forell.

La truffa governativa. In questo modo tornano a girare le bufale riguardo a un macabro gioco al ribasso da parte del Governo, il quale farebbe risultare misurazioni più basse per non pagare i danni.

Il mistero della Minerva Uno e attività sismiche

Curiosamente tra le tesi di complotto riguardanti il terremoto finisce anche la nave oceanografica "Minerva Uno", presa in prestito da ben altre questioni. L'utilizzo di strumentazione scientifica ha insospettito alcuni pescatori calabresi che la accusano di far sparire i pesci.

Oceanografi e vulcano Marsili. Qualcuno fa notare che la nave è stata fatta fuggire dai pescatori a seguito di "attività sospetta" poco prima di una scossa di terremoto nei pressi del vulcano Marsili. Come spiegavamo già in tempi non sospetti l'attività di questo vulcano sottomarino è già oggetto di studi, ma anche di altre bufale.

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