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Caso marò, Gentiloni: “Penso siano stati fatti passi avanti”

“Ci stiamo lavorando con grande serietà e riservatezza”, ha detto il ministro degli esteri ad Agorà su Rai tre.
A cura di Biagio Chiariello
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Sulla vicenda dei marò in India "penso siano stati fatti passi avanti", e "ci stiamo lavorando con grande serietà e riservatezza". Così il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ad Agorà di Raitre, rispondendo alla domanda se Massimiliano Latorre tornerà in India il 13 gennaio ( era tornato a Taranto per problemi di salute e ai giornalisti aveva chiesto "tranquillità" per trascorrere un po' di tempo con la sua famiglia). Della questione marò occorre "pensarci sempre e parlarne il meno possibile", ha aggiunto Gentiloni. Il ministro ha poi aggiunto che per la questione marò vale la massima "pensarci sempre e parlarne il meno possibile".

Il caso dei marò in India

I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono stati arrestati in India il 19 febbraio scorso con l’accusa di aver ucciso due pescatori dopo averli scambiati per pirati e rinchiusi nel carcere di Poojappura. Il governo italiano ha ripetutamente chiesto un trattamento adeguato al loro status di soldati, ma le udienze del processo – tra voci su una possibile pena capitale – subiscono continui rinvii. Complicazioni sono state riscontrate pure nelle indagini. Nel frattempo, si sono susseguiti tre capi della Farnesina, tra un cambio di governo e l’altro, ognuno impegnato a gestire questa patata bollente internazionale. Il caso Marò, dunque, è ancora aperto e chiuderlo non sarà facile.

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