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Camorra: sequestro da 100 milioni a imprenditore vicino ai Casalesi

Sette società, decine di conti bancari, 81 terreni e fabbricati, 29 auto e moto: sono tra i beni sequestrati dalla Dia di Napoli all’imprenditore Alfonso Letizia, 67enne originario di Casal di Principe ritenuto un preciso “punto di riferimento” del clan dei Casalesi.
A cura di Susanna Picone
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Beni per un valore totale di circa 100 milioni di euro tra società, beni immobili e autovetture sono stati sequestrati dalla Dia di Napoli a un imprenditore del settore del calcestruzzo affiliato al clan dei Casalesi. Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere. I sequestri sono stati eseguiti nei confronti di Alfonso Letizia, 67enne casertano originario di Casal di Principe. Era il punto di riferimento del clan dei casalesi, fazione Bidognetti e Iovine, in quanto metteva stabilmente a disposizione della famiglia camorristica i propri impianti di produzione del calcestruzzo e le proprie strutture societarie ottenendo in cambio di far parte del ristretto numero di aziende che potevano lavorare sul mercato casertano. Secondo quanto stabilito dalle indagini, Letizia era il vero dominus dell'intero omonimo gruppo imprenditoriale. Letizia è stato arrestato il 6 dicembre 2011 nell'ambito di un blitz della Dia napoletana che vide anche la richiesta di arresto per l'ex sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino e misure cautelari per 55 persone. Anche in quella occasione furono eseguiti sequestri, ben 15 decreti, uno dei quali riguardava proprio beni di Letizia.

Camorra, da Dia Napoli sigilli a fabbricati, terreni, auto e società

Tra i beni sequestrati dalla Dia di Napoli all’imprenditore ci sono 81 terreni e fabbricati, 29 auto e moto, sette società e decine e decine di conti bancari e altri rapporti finanziari. Dalle indagini è emerso che l'uomo ha tenuto personalmente i contatti con gli esponenti del clan e con le famiglie di Mondragone funzionali a una più proficua gestione delle proprie imprese. Di Alfonso Letizia hanno parlato ai magistrati molti collaboratori di giustizia come Carmine Schiavone, Luigi Diana e Augusto la Torre. All'operazione odierna partecipano anche i carabinieri del comando provinciale di Caserta e uomini del compartimento della polizia stradale Campania e Molise.

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