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Acqua ossigenata e soda caustica nel latte avariato per venderlo, maxi sequestro dei Nas

Secondo le indagini della Procura di Pesaro, vi sarebbe stato ad opera di tre società indagate un complesso fenomeno di adulterazione nel settore lattiero caseario. Sarebbero state usate sostanze adulteranti nel circuito produttivo del latte e dei prodotti derivati per coprirne il cattivo stato di conservazione.
A cura di Antonio Palma
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Avrebbero usato sostanze sofisticanti e adulteranti come acqua ossigenata e soda caustica nel latte e in altri prodotti lattiero caseari avariati per poterli vendere come prodotto conforme sugli scaffali dei supermercati. Queste le pesantissime accuse rivolte dalla Procura di Pesaro nei confronti di tre società marchigiane del settore, oggetto di perquisizioni e di un maxi sequestro da parte dei carabinieri dei Nas di Ancona.

Secondo l'inchiesta della procura pesarese, che ipotizza il reato di frode alimentare, vi sarebbe stato ad opera delle tre società indagate un complesso fenomeno di adulterazione nel settore lattiero caseario. In particolare i pm ritengono che siano state usate sostanze adulteranti nel circuito produttivo del latte e dei prodotti derivati per coprirne il cattivo stato di conservazione e immettere quindi i prodotti nel circuito della grande distribuzione e della vendita al dettaglio.

L'indagine, che vede coinvolte tre società e dieci persone fisiche, ha portato a una maxi sequestro eseguito lo scorso 22 aprile dai carabinieri del Nas di Ancona e dall'Unità investigativa Centrale del Dipartimento dell'Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (Icqrf) del Ministero dell'Agricoltura.

I militari del nucleo antisofisticazione e sanità hanno sequestrato circa 200 tonnellate di latte e di prodotti lattiero-caseari, per un valore di poco inferiore a 800mila euro. Nel dettaglio, si tratta di circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di derivati. Allo stesso modo sequestrati anche circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti e celle frigo e prelevati campioni di prodotti da analizzare

Le perquisizioni e i sequestri sono scattati nella giornata di lunedì e le attività di indagine hanno impegnato oltre 60 ufficiali di polizia giudiziaria tra carabinieri dei Nas e Ispettorato repressione frodi. "Ringrazio il nostro Ispettorato centrale per i controlli serrati portati avanti ogni giorno sul nostro territorio, a difesa dei produttori e delle persone che acquistano" ha dichiarato il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, aggiungendo: "Insieme ai Nas dei Carabinieri, ha contribuito a portare a segno un’importante operazione, nel solco dell’impegno contro ogni tipo di contraffazione e di inganno sui prodotti agroalimentari italiani. Qualità, benessere e sicurezza sono elementi di forza del Made in Italy".

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