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Camorra: arrestato Giovanni Esposito, tra i ricercati più pericolosi

I carabinieri di Caserta hanno fermato la latitanza durata ben 13 anni di Giovanni Esposito, capo dell’omonimo clan dei “Muzzoni”. Il boss è stato rintracciato a Roncolise, nel Casertano, insieme a una donna e al figlio.
A cura di Susanna Picone
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I carabinieri di Caserta hanno fermato la latitanza durata ben 13 anni di Giovanni Esposito, capo dell’omonimo clan dei “Muzzoni”. Il boss è stato rintracciato a Roncolise, nel Casertano, insieme a una donna e al figlio.

Il boss della camorra Giovanni Esposito, 47 anni di cui gli ultimi 13 in fuga dalle forze dell’ordine, è stato arrestato oggi a Roncoline, nei pressi di Sessa Aurunca (Ce). L’hanno individuato i carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di Caserta che hanno messo fine in questo modo alla latitanza del capo del clan camorristico detto “dei Muzzoni”. Esposito si nascondeva in compagnia di una donna, la 52enne Carmela Romanelli e del figlio Biagio, classe 1987. Entrambi sono stati arrestati insieme al boss per favoreggiamento personale. Quando è stato individuato dai carabinieri Esposito ha tentato nuovamente la fuga, ma è stato bloccato. Il boss era in possesso di una pistola calibro 9 e di numerose cartucce. Inserito nell’elenco dei latitanti più ricercati, il capo dei "Muzzoni" è destinatario di numerose ordinanze restrittive per i reati di omicidio e altri reati associativi.

Grande soddisfazione per questo arresto – Per l’arresto compiuto oggi è stata espressa grande soddisfazione da parte del Comando interregionale Carabinieri “Ogaden”: il generale Maurizio Gualdi ha espresso il suo più “vivo compiacimento” al comandante della Legione Carabinieri Campania, generale Carmine Adinolfi e al Comandante Provinciale di Caserta, Colonnello Giancarlo Scafuri. Il Generale ha anche sottolineato “l’encomiabile impegno dei Carabinieri che con grande professionalità e impegno ha conseguito un importantissimo risultato operativo nel contrasto alla criminalità organizzata”.

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