Brindisi, prete arrestato per abusi: l’arcivescovo ascoltato come testimone
La settimana scorsa è stato arrestato don Giampiero Peschiulli, sacerdote di 73 anni di Brindisi finito nel mirino mesi fa della trasmissione televisiva "Le Iene". Don Peschiulli, a lungo parroco della chiesa di Santa Lucia, è accusato di violenza sessuale su dei chierichetti di età minore di 14 anni. In merito al suo arresto ieri è stato ascoltato in Procura, come persona informata dei fatti, l’ex arcivescovo della diocesi di Brindisi-Ostuni, monsignor Rocco Talucci. Per quasi un’ora e mezza il religioso ha parlato con il pm brindisino Giuseppe De Nozza senza sottrarsi al confronto richiesto per ulteriori approfondimenti delle indagini, ancora aperte, sui presunti abusi da parte del parroco. Il vescovo emerito è giunto in Procura insieme col suo avvocato, Giancarlo Camassa, che non ha assistito all'audizione essendo il suo assistito ascoltato come testimone.
Il vescovo avrebbe fornito chiarimenti sulla sua posizione – Da quanto si è appreso, il nome dell’ex arcivescovo era emerso nell'inchiesta, ma senza che vi fosse un suo coinvolgimento, per via delle dichiarazioni rese dai genitori di due ragazzi presunte vittime di molestie da parte del sacerdote negli anni antecedenti il 2002. Genitori che hanno riferito di aver parlato di quelle molestie a monsignor Talucci, che però avrebbe consigliato loro di non denunciare il sacerdote e di non parlarne con nessuno. Monsignor Talucci, inoltre, è stato citato anche dall'ex parroco ora ai domiciliari in alcune conversazioni con la perpetua che sono state intercettate. Al pm Talucci avrebbe fornito chiarimenti in merito alla propria posizione e alle decisioni assunte sull’ex parroco all'interno della diocesi. Secondo le indiscrezioni riportate dalla stampa locale Talucci avrebbe riferito al magistrato di non aver mai detto a nessuno di non sporgere denuncia per gli episodi in questione.