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Bologna, tamburi e schiamazzi in pieno centro. La polizia ai residenti: “Risolvetevela da soli”

Situazione invivibile nel cuore di Bologna, tra alcol, schiamazzi e musica fino alle prime ore del mattina. Giuseppe Sisti (Assopetroni): “Alle 3 gli agenti hanno detto a noi residenti di risolvercela da soli, pronti a denunciare”.
A cura di Biagio Chiariello
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Dormire nel centro di Bologna sembra ormai diventata un’impresa. Schiamazzi, suoni di tamburi, musica almeno fino alle 4 di mattina in Piazza Verdi ed altre zone del capoluogo emiliano. Come dimostra un video amatoriale diffuso da Giuseppe Sisti, militante di Assopetroni (il comitato di residenti da sempre in guerra con il popolo ‘notturno' universitario), alcuni cittadini si sarebbe rivolti alla polizia, dopo essere rimasti inascoltati dai ragazzi che suonavano in bonghi in piazza.  Ma alle accese lamentele, uno degli agenti nella volante giunta sul posto, avrebbe risponde con un laconico “risolvetevela da soli”, per poi allontanarsi.

Per questo “Assopetroni in segno di protesta domenica mattina invece di pulire i muri andrà a denunciare i responsabili dei mancati interventi contro i gravi fatti di disturbo della quiete pubblica che da notti si verificano in zona universitaria”, si legge nella nota diffusa dallo stesso Giuseppe Sisti, che allega il filmato in questione. In uno si vede chiaramente dialogo con la pattuglia della Polizia intervenuta. Sisti, a un certo punto sbotta: “Ci hanno detto che dobbiamo risolvercela da soli”.

Non è la prima volta che i residenti lamentano la situazione di degrado vissuta specialmente nella zona di Piazza Verdi, in spregio in barba a ogni tipo di ordinanza. “Signor Merola si vergogni – scriveva qualche giorno fa Loris Folegatti, consigliere circoscrizionale del Santo Stefano e residente in via Petroni, in una lettera inviata al sindaco in riferimento ad una delle tante feste universitarie –. Piazza Verdi, via Petroni, piazza Aldrovandi sono un unico sabba infernale che tiene alla sua mercè centinaia di cittadini colpevoli solo di abitare in queste zone dove, con il suo tacito consenso, si è permesso tutto e il contrario di tutto, dimostrando così l’inerzia, l’incapacità, l’inadeguatezza e la irresponsabilità delle amministrazioni e delle istituzioni”.

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