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Berlusconi “smaschera” Renzi: “Vuole andare presto al voto”

Il leader di Forza Italia certo delle intenzioni del Presidente del Consiglio: “Il patto del Nazareno scricchiola? Certo non per colpa nostra”.
A cura di Redazione
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Torna a parlare Silvio Berlusconi, con un colloquio con il giornalista de La Stampa Michele Brambilla in cui analizza gli ultimi avvenimenti della politica italiana e coglie l’occasione per inviare un messaggio, nemmeno troppo velato, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il Cavaliere risponde a stretto giro di posta alla dichiarazione di renzi dal palco di Brescia: “Il patto del Nazareno scricchiola? Non certo per colpa nostra. Il fatto è che Renzi mi ha chiesto di cambiare gli accordi per la decima volta. Vuole introdurre una variante – il premio alla lista e non alla coalizione – che favorirebbe lui e penalizzerebbe il centrodestra. […] Io non temo un patto tra Renzi e Grillo. E sa perché? Perché non converrebbe a nessuno dei due. Perderebbero entrambi la faccia davanti ai propri elettori”. Del resto, sul Governo attuale e sulla maggioranza che lo sostiene, Berlusconi ha le idee chiare: “Oggi non siamo in un sistema democratico. La maggioranza di sinistra è frutto anche di brogli alle urne. Gran parte dei deputati sono stati eletti con una legge elettorale dichiarata incostituzionale. Al Senato si governa con 32 cittadini che erano stati eletti per opporsi alla sinistra e che ora, invece, sostengono la sinistra. Una situazione assolutamente anomala”. E sulle intenzioni di Renzi, Berlusconi spiega: "Tutta questa fretta di Renzi, il quale vuol far passare la legge elettorale prima di cose più urgenti come i provvedimenti sul lavoro e sull’economia, è figlia di una volontà chiara: andare a votare presto”.

Non manca poi un passaggio sulla sua salute personale, con Berlusconi che ricorda con amarezza un episodio della sua storia recente, l’aggressione subita da Massimo Tartaglia: “Quella statuetta mi fa ancora male. Ho rischiato di perdere un occhio, sul quale bisogna intervenire continuamente. Ma mi fa male anche nell’animo, e lei capirà benissimo perché. Quell’uomo che mi ha lanciato la statuetta non era affatto matto, eppure non ha pagato nulla”.

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