18 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bankitalia: “Debito pubblico in calo, il numero dei dipendenti torna a livelli pre-crisi”

Secondo gli ultimi bollettini diramati da Bankitalia, la crescita dell’economia italiana appare ancora modesta, nonostante si registrino segnali positivi relativi alla crescita del numero di occupati e alla riduzione del debito pubblico.
A cura di Charlotte Matteini
18 CONDIVISIONI
Bankitaliasemaforoverde

Rispetto a luglio 2016, ad agosto il debito pubblico italiano è diminuito di 30,9 miliardi di euro. A certificarlo è l'utlimo Bollettino "Finanza pubblica, fabbisogno e debito" stilato da Bankitalia. Il calo a cui si è assistito nel mese di agosto, inoltre, è il primo registrato a partire da dicembre 2015. Il debito pubblico italiano, dunque, nel mese di agosto ha toccato quota 2.224,7 miliardi di euro e il suo calo è da attribuire alla diminuzione di 36,4 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro, che ha compensato il fabbisogno del mese (5,4 miliardi). Alla riduzione del debito, inoltre, ha contribuito la diminuzione del debito delle Amministrazioni centrali, pari a 30,5 miliardi: il debito delle Amministrazioni locali si è ridotto di 0,4 miliardi mentre quello degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.

Nel bollettino economico trimestrale, pubblicato sempre da Bankitalia, si rileva però una crescita dell'economia italiana "modesta"  e che al momento l'Italia non ha subito grossi contraccolpi da imputare alle Brexit sancita a giugno dal voto dei cittadini britannici: "L'esito del referendum nel Regno Unito non ha avuto finora ripercussioni di rilievo sui mercati finanziari internazionali; la crescita globale rimane tuttavia modesta", si legge nel rapporto di Via Nazionale, che per l'Italia evidenzia una crescita a "ritmi moderati". "Prosegue pur se con qualche incertezza il riavvio del mercato immobiliare", che però non si accompagna a una crescita sostanziale di altri settori economici. Secondo Bankitalia, infatti, "Il Governo ha rivisto al ribasso le stime di crescita del prodotto dell'Italia, in linea con le recenti informazioni congiunturali e con l'indebolimento del contesto internazionale: nel quadro a legislazione vigente, il PIL aumenterebbe dello 0,8 per cento quest'anno e dello 0,6 nel 2017; la stima si colloca nella parte inferiore di quelle dei principali previsori. Nello scenario programmatico si prospetta per il prossimo anno una espansione più elevata di 0,4 punti. L'entità dell'effetto dipenderà dalla natura e dalle modalità degli interventi che il Governo intende realizzare. Per il sostegno alla crescita appare utile concentrarsi su misure per favorire gli investimenti".

Sul fronte del lavoro, invece, il Bollettino rileva che il numero degli occupati alle dipendenze è tornato ai livelli pre-crisi: "L'aumento dell'occupazione tra aprile e giugno ha interessato sia la componente autonoma sia quella alle dipendenze (1,2 e 0,7, rispettivamente); quest'ultima, secondo i dati della Rilevazione sulle forze di lavoro, si è riportata sul livello massimo registrato nel periodo antecedente la crisi del 2008".

18 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views