Ballottaggi: a Vittoria entrambi i candidati coinvolti in inchiesta per voto di scambio
Comunque andrà finire i ballottaggi delle elezioni amministrative, nel comune di Vittoria, in provincia di Ragusa, si rischia un vero e proprio terremoto politico giudiziario. Entrambi candiati che concorrono alla carica di sindaco infatti sono stati coinvolti in inchieste per voto di scambio politico mafioso. A pochissimi giorni dalle elezioni i locali dei comitati elettorali di Giovanni Moscato e Francesco Aiello sono stati oggetto di perquisizione da parte degli uomini della Guardia di Finanza giovedì mattina su ordine della Procura di Catania. Insieme ai due candidati, che al primo turno hanno conquistato un posto al ballottaggio, risultano indagati anche il candidato sindaco del Pd che è rimasta fuori dal ballottaggio, Lisa Pisani, il primo cittadino uscente Giuseppe Nicosia e il fratello di quest'ultimo, Fabio Nicosia, oltre ad altri candiati in consiglio comunale.
L'inchiesta, coordinata dall'aggiunto Amedeo Bertone e dal sostituto Valentina Sincero, è stata avviata a seguito delle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, Biagio Gravina e Rosario Avila, e riguarda sia l'attuale campagna elettorale sia le precedenti elezioni amministrative. Secondo il racconto dei pentiti, i politici locali avrebbero promesso ad esponenti mafiosi della zona favori e in particolare posti di lavoro in cambio del loro appoggio.
Al primo turno delle elezioni comunali a Vittoria il 70enne Francesco Aiello, storico esponente del Pci, ex deputato regionale e assessore all’Agricoltura e più volte sindaco, ha ottenuto il 26 percento dei voti. Il 39enne Giovanni Moscato, avvocato già ex consigliere comunale ed espressione di un'area di centrodestra, invece ha ottenuto il 35 per cento dei consensi.
