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Automobilisti picchiano medico e infermieri dell’ambulanza che blocca il traffico

Alcuni automobilisti ha offeso e lanciano sassi ed altri oggetti contro una dottoressa e gli infermieri perché non potevano passare con l’auto, visto che il mezzo di emergenza era fermo in strada: i sanitari stavano soccorrendo una anziana in crisi respiratoria.
A cura di B. C.
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Un medico e alcuni infermieri del 118 sono stati aggrediti da alcuni automobilisti durante un intervento di soccorso a Montepescali (Grosseto).  La loro ‘colpa’ sarebbe quella di aver fermato l’ambulanza in strada, e di conseguenza bloccato il traffico, per una ventina di minuti circa, come scrive il quotidiano La Nazione. Lo staffa sanitario era intervenuto in soccorso di  una anziana che abita nel borgo medievale e che accusava una crisi respiratoria. L'autista del mezzo ha parcheggiato l'ambulanza in strada, bloccando così la circolazione. Successivamente, anche lui, è salito in casa della donna con il telo per portarla fino all’ambulanza. Una volta concluso l’intervenuto, gli operatori del 118 sono tornati al mezzo di emergenza. Ma qui è scoppiato l’alterco: ad attenderli c’erano tre auto con a bordo alcune persone, tra loro anche una madre con un bimbo, che alla vista dei soccorritori avrebbe iniziato a offendere e a tirare sassi per il disagio creato al traffico. Un altro automobilista avrebbe preso il portafogli che aveva in tasca per lanciarlo contro una dottoressa. Quest’ultima, impaurita, è salita in ambulanza, mentre l’autista, l’infermiere e la giovane soccorritrice sono rimasti in strada per cercare di riportare la calma. I tre sono anche riusciti a prendere i numeri di targa degli aggressori e a segnalarli ai carabinieri che hanno convocato gli automobilisti in caserma.

La ricostruzione dell'aggressione da parte dell'Usl

“L'aggressione di cui sono stati vittima i sanitari e il volontario di servizio sull'ambulanza del 118 è un episodio che denota un'assoluta mancanza di senso civico e di rispetto verso gli altri: rispetto per chi in quel momento aveva bisogno di soccorso e per chi gli stava prestando assistenza – ha detto a La Nazione il direttore generale della Usl Toscana Sud-Est, Enrico Desideri -. I medici e il volontario stavano facendo il loro dovere, peraltro su un codice giallo e su una paziente con difficoltà di mobilizzazione e trasporto, che richiedeva la presenza di tutto l'equipaggio all'interno dell'abitazione e la massima vicinanza possibile dell'ambulanza. Il comportamento tenuto da alcuni automobilisti è inaccettabile ed è nostra intenzione agire di conseguenza. Il mio totale sostegno agli operatori sanitari e del volontariato che prestano servizio ogni giorno, con impegno e abnegazione, nei diversi ambiti dell'assistenza ai cittadini. Il loro lavoro al servizio della comunità è la migliore risposta a questo genere di comportamento".

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