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Apre a Palermo il primo ambulatorio per transessuali (VIDEO)

La struttura ospedaliera, nell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia, inaugurerà il 14 febbraio il proprio ambulatorio per transessuali. Fortemente voluto dal primario, il centro sarà in funzione il secondo e il quarto giovedì di ogni mese dalle 15 alle 18.
A cura di Susanna Picone
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La struttura ospedaliera, nell'unità operativa di Ostetricia e Ginecologia, inaugurerà il 14 febbraio il proprio ambulatorio per transessuali. Fortemente voluto dal primario, il centro sarà in funzione il secondo e il quarto giovedì di ogni mese dalle 15 alle 18.

Un progetto quasi unico in Italia e che si concretizzerà in Sicilia tra qualche giorno. Aprirà infatti il prossimo 14 febbraio a Palermo un ambulatorio ginecologico esclusivamente dedicato alle transessuali, operate e non. Il centro si trova nell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Civico della città e sarà battezzato “Ambulatorio per l’equità di genere”. I medici saranno a disposizione per le visite due volte al mese, il secondo e il quarto giovedì, dalle 15 alle 18, le prenotazioni sono state già aperte. L’ambulatorio dedicato alle transessuali è stato fortemente voluto dal primario Luigi Alìo il quale ha spiegato l’esigenza alla base di un tale progetto. Le richieste delle transessuali sono numerose e spesso è chiaro il loro imbarazzo nel rivolgersi ai medici. Per questo, spiega il primario, “volevamo istituzionalizzare per evitare un impatto con gli ambulatori classici”.

“Pregiudizi duri a morire” – Un centro, dunque, che vuole combattere anche quei pregiudizi che, a detta di Alìo, restano “duri a morire”. Anche se la speranza è che presto questo progetto dedicato non sia più necessario. “La crescita culturale – spiega il primario – è inarrestabile, siamo convinti che nel più breve tempo possibile accederanno agli ambulatori ginecologici tradizionali senza alcun problema". Il servizio si occuperà soprattutto di malattie sessualmente trasmissibili, tra i “supporter” dell’iniziativa palermitana compare anche il regista spagnolo Pedro Almodovar, sempre attento ai problemi legati alla transessualità e che ha narrato in numerosi film. Le reazioni al centro appaiono comunque abbastanza contraddittorie: c’è chi ha accolto la notizia positivamente, parlando di una conquista e chi, invece, lo interpreta come un modo per “ghettizzare” ancor più il mondo trans.

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