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Amburgo, tre morti per un incendio doloso: ad appiccarlo un 13enne

Ha solo 13 anni il responsabile di un rogo appiccato lo scorso mercoledì in una casa di Amburgo, in Germania, in cui sono morti una donna e i suoi due figli. Il ragazzino ha confessato, ma non è chiaro il motivo del suo gesto.
A cura di S. P.
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Mercoledì scorso una donna di origine pachistana e i suoi due figli sono rimasti uccisi in un incendio nella loro casa di Amburgo, in Germania. Altre 27 persone residenti nel palazzo sono state ricoverate in ospedale per ustioni e intossicazione da fumo. Non si è trattato di un incidente, ma di un incendio doloso. Il responsabile della morte di tre persone e del ferimento di altre 27 è un ragazzino di appena tredici anni. Ad annunciarlo è stato il portavoce della polizia, Andreas Schoepflin, che ha spiegato che il giovane è stato identificato in base al racconto di alcuni testimoni e al video girato da una telecamera di sicurezza.

Il 13enne fa anche parte del corpo giovanile dei pompieri – Le immagini delle telecamere non hanno, infatti, lasciato dubbi: il ragazzino, che tra l’altro fa parte del corpo giovanile dei pompieri, è stato arrestato e ha ammesso le sue responsabilità. Ma non ha saputo dare, da quanto si apprende, una spiegazione sensata a quanto compiuto. Sarebbe escluso, comunque, un movente legato alla xenofobia. Il giudice ha disposto il ricovero del 13enne per accertamenti di natura psichiatrica.

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