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Allerta a Washington, spari nella sede della Marina: zona circondata

La polizia è intervenuta in seguito alla segnalazione di un uomo armato che avrebbe esploso dei colpi d’arma da fuoco. Non risultano esserci vittime e non è ancora stata confermata la presenza di uno sparatore.
A cura di Susanna Picone
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Allarme negli Stati Uniti dove la polizia è intervenuta a Washington in seguito alla segnalazione di un uomo armato che avrebbe esploso dei colpi nell'area del Navy Yard, sede amministrativa della Marina, dove lavorano oltre tremila persone. L'allarme è scattato alle 7:40 ora locale (le 13:40 in Italia). Tramite Twitter, la Marina ha annunciato che il Navy Yard è in stato di “lockdown” e nessuno può entrare o uscire dal complesso. Tutto il personale presente all'interno della struttura è stato invitato a mettersi al riparo. Al momento però, dopo ore di ricerca, non sono state trovate tracce che una sparatoria sia effettivamente avvenuta, secondo quanto hanno riferito fonti della polizia alla Cnn. Non ci sarebbero vittime né feriti e non è stato individuato neppure il presunto sparatore. La polizia sta continuando a perlustrare la zona. Le immagini televisive mostrano decine di mezzi e auto della polizia accorsi sul luogo, mentre gli agenti hanno chiuso le strade nei pressi della struttura.

Allerta ai livelli massimi per paura di attentati – Il tenente colonnello Scott Williams ha riferito alla Cnn di non aver udito alcuno sparo, ma solo di aver visto persone fuggire e urlare di “stare lontani dalla caffetteria”. Williams, insieme a dei colleghi, si era prima chiuso in ufficio ed era stato poi scortato fuori dal complesso. In tutti gli Stati Uniti è grande la preoccupazione per la possibilità di attentati nei giorni in cui nel Paese si celebra la festa dell'indipendenza, quella del 4 luglio. L’Fbi ha alzato nei giorni scorsi ai massimi livelli l'allerta. Nel 2013 il Navy Yard era già stato teatro di una sparatoria nella quale un singolo assalitore aveva ucciso 12 persone, ferendone altre tre. Quella di due anni fa fu la seconda strage più grave avvenuta in una base militare negli Stati Uniti dopo la sparatoria a Fort Hood, in Texas, nel 2009, nella quale rimasero uccise 13 persone.

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