135 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Yara, parla la moglie di Bossetti: “Il suo alibi è la banalità della nostra vita”

La moglie del presunto assassino di Yara è sicura: “Bossetti è innocente perché ogni giorno per noi era identico all’altro, da sempre. La sera dell’omicidio era a casa con noi”.
A cura di Antonio Palma
135 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo essersi tenuta lontana da giornali e tv per lungo tempo, parla per la prima volta con i media Marita Comi, la moglie di Massimo Giuseppe Bossetti, il presunto assassino di Yara Gambirasio. La 40enne lo fa attraverso un memoriale affidato al settimanale "Gente" domani in edicola, nel quale ribadisce l'innocenza di Bossetti ricordando che le loro serate erano sempre le stesse. "Non è stato mio marito a uccidere Yara" ha dichiarato infatti la donna, aggiungendo: "Non è stato lui io gli credo, perché lui ha un alibi: la banalità felice della nostra esistenza, questo è il nostro alibi, la mia sicurezza". "Ogni giorno per noi è identico all’altro, da sempre. La sera dell’omicidio era a casa con noi, ne sono certa. Tutte le sere sono sempre state uguali per noi" racconta Marita Comi, assicurando: "Se Yara fosse stata uccisa al mattino, non potrei dire con certezza dove si trovava mio marito, ma tra le 19 e le 22 sì". La 40enne tiene a sottolineare anche la figura del buon padre di famiglia di Massimo Giuseppe Bossetti a differenza di come dipinto spesso dai media. "Sono state scritte tante illazioni e bugie, lui è un bonaccione. Hanno detto che quel pizzetto biondo gli dà una faccia da vizioso. Ma quale vizioso! Lui è biondo così. Ha la faccia di uno che lavora duro, si fa i fatti suoi, ha una faccia da buon padre" si sfoga Comi, aggiungendo: "Anche la storia delle lampade: ne avrà fatta qualcuna, che male c’è, ma non tutte quelle che raccontano".

Bossetti piange e chiede perché

"Da quando è rinchiuso l’ho incontrato sei volte. Ci guardiamo, lui piange spesso, dice che gli manca tutto e si chiede perché" ha rivelato la donna raccontando gli incontri in carcere con il marito. La moglie di Bossetti racconta il giorno dell'arresto del marito quando "mi sono entrati in casa all’improvviso almeno 20 carabinieri, erano sulle scale, in cucina, ovunque. Non capivo, loro parlavano, io pensavo solo a mandare via i bambini".  I piccoli figli di Bossetti sono le altre vittime innocenti di questa storia che la madre vuole tenere al riparo. "Quando ci chiedono dov’è il papà, diciamo solo che è con i carabinieri perché è coinvolto nel caso di Yara" ha rivelato infatti la donna, concludendo: "In casa quella parola, assassino, non l’abbiamo mai pronunciata. Così come quell’altra parola, carcere".

135 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views