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Virus West Nile, prima inchiesta a Ferrara. Indagati 11 medici dell’ospedale di Cona

A Ferrara avviata un’inchiesta per la morte di un pensionato colpito dal virus West Nile. L’uomo è deceduto per la febbre del Nilo a poche ore dalla diagnosi. Undici medici del Pronto Soccorso, Medicina generale e Malattie infettive dell’ospedale Sant’Anna di Cona risultano indagati per omicidio colposo.
A cura di Susanna Picone
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L'arrivo di patologie esotiche, grazie alla globalizzazione, potrebbe cambiare il futuro dello scenario sanitario dell'occidente. Paradigmatica, in proposito, la diffusione del virus del Nilo Occidentale.

A Ferrara è stata avviata un’inchiesta per la morte di un pensionato di settantotto anni colpito dalla Febbre del Nilo. A darne notizia è il quotidiano Il Resto del Carlino secondo cui è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo da parte della Procura estense che vede indagati undici medici del Pronto Soccorso, di Medicina generale e di Malattie infettive dell’ospedale Sant’Anna di Cona, dove il paziente era stato ricoverato. Da quanto ricostruito, il pensionato si era recato insieme ad alcuni familiari al Pronto Soccorso della struttura ferrarese lo scorso 24 agosto. Lamentava mal di testa e difficoltà motorie. Rimasto tutta la notte in ospedale, era stato dimesso il giorno successivo al termine di una serie di accertamenti tra cui la tac. I medici a quanto pare non avevano riscontrato nulla di particolarmente allarmante. Nel pomeriggio del 25 agosto il settantottenne tornò al Pronto Soccorso per gli stessi dolori e i medici, dopo aver compiuto nuovi accertamenti, lo avevano nuovamente dimesso nella notte. L’uomo, secondo quanto dichiarato dall’avvocato della famiglia, aveva la febbre, un principio di polmonite e un declino cognitivo.

Morto poco dopo aver avuto la diagnosi di West Nile – Il primo settembre scorso l'ultima corsa all’ospedale di Cona: l'uomo è stato a quel punto ricoverato in Medicina d’urgenza e quindi trasferito nel reparto di Malattie infettive. La notte tra il 9 e il 10 settembre, poco dopo aver accertato la presenza del virus della Febbre del Nilo, il paziente è morto. Da lì la partenza dell’inchiesta, il sequestro della cartella clinica del pensionato da parte dei Carabinieri fino alla notifica di undici avvisi di garanzia per i medici che hanno avuto a che fare con il paziente. Nella sola Emilia Romagna finora diciotto persone sono morte dopo aver contratto il virus West Nile da zanzare infette.

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