98 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Vibo Valentia: 15enne litiga con coetaneo, prende la pistola dei genitori e lo uccide

Il ragazzino arrestato dai carabinieri dopo essersi costituto in caserma e aver indicato il luogo dell’agguato mortale.
A cura di Antonio Palma
98 CONDIVISIONI
Immagine

Una lite tra ragazzini adolescenti è finita in tragedia nel tarda serata di lunedì nel comune di Mileto, in provincia di Vibo Valentia.  Al termine dell'infuocata contesa, infatti, un quindicenne avrebbe preso una pistola che era  nelle sue disponibilità e avrebbe ucciso il rivale coetaneo sparandogli da distanza ravvicinata senza lasciargli scampo. L'aggressore è stato poi arrestato dai carabinieri di Mileto in nottata dopo che il ragazzino si è costituito in caserma raccontando l'accaduto e indicando il luogo per il ritrovamento del cadavere, in località Calabrò.

Sul movente esatto della sparatoria e del delitto al momento ancora non ci sono certezze. Il 15enne arrestato, assistito dai suoi legali, è stato interrogato dai carabinieri ma deve chiarire ancora molto punti oscuri della vicenda. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, il fatto è avvenuto intorno alle 23  in una zona di campagna isolata del rione Calabrò. Pare vi sia stata una colluttazione tra i due giovanissimi nata da futili motivi al culmine del quale il 15enne avrebbe esploso contro la vittima almeno tre colpi con un’arma  presa ai familiari.

Il ragazzino sarebbe appartenente ad una famiglia legata alla criminalità organizzata visto che il  padre e i fratelli sono stati arrestati nell'operazione di polizia condotta nel gennaio scorso dalla Guardia di finanza di Catanzaro, coordinata dalla Dda, contro un narcotraffico gestito dalle cosche di ‘ndrangheta del vibonese. Al momento però gli inquirenti sembrerebbero escludere che il delitto sia legato a vicende criminali e ipotizzano invece una vicenda sentimentale e la contesa di una ragazzina all'origine dell'omicidio. Sul caso indagano ora i carabinieri di Mileto e quelli del Comando provinciale di Vibo Valentia, con il coordinamento della Procura dei minorenni di Catanzaro.

Sono tanti i messaggi di dolore lasciati dai compaesani e dai compagni di classe sulla bacheca Facebook della vittima, Francesco Prestia Lamberti. La notizia dell'assassinio infatti ha sconvolto il centro di Mileto e tutta la provincia. "Non servono le solite parole per dire sarai sempre nel mio cuore ma serve dimostrarlo e dal mio cuore non uscirai più non ti dimenticherò mai. Riposa in pace amico mio"; "Non ci sono parole per descrivere tutto cio'… R.I.P. piccolo angelo", sono solo alcuni dei post dedicati all'adolescente che frequentava la stessa scuola del suo assassino, l'Itis Enrico Fermi di Mileto. I due si conoscevano e, secondo alcuni, talvolta uscivano anche insieme in gruppo con altri ragazzi.

98 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views