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Viareggio, bagarre in Consiglio comunale: consigliere si getta a terra, la presidente bestemmia

La presidente Gifuni ha imprecato al microfono, durante la seduta a dir poco tesa: un consigliere ha protestato, gettando il microfono e poi si sdraiato a terra. Si è reso necessario l’intervento della Polizia municipale.
A cura di Biagio Chiariello
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Una mattina di caos, quella di lunedì 4 febbraio, in Consiglio comunaleViareggio (Lucca), dov’era in corso il dibattito per l’approvazione del nuovo regolamento urbanistico: il consigliere comunale Peppino De Stefano del Gruppo Misto ha protestato più volte, quindi ha strappato i microfoni dalla sua postazione in Assise e li ha scaraventati a terra. Poi si è steso a pancia sopra sotto i banchi della giunta Del Ghingaro. “È una barzelletta”, ha commentato la presidente del Consiglio comunale, Paola Gifuni, alla quale sarebbe anche scappata una bestemmia ad assemblea in corso. Il tutto è finito su YouTube. Il video è pubblicato sul canale istituzionale del Comune: "Tre ore, 17 minuti e 17 secondi. Credo che non ci sia bisogno di aggiungere altro. E’ irrispettoso, la città non merita anche questo” commenta chi ha segnalato il caso a La Nazione. La seduta, dopo l’intervento della Polizia municipale, è stata sospesa per cinque minuti. Poi la votazione è proseguita.

Gli animi, durante quella seduta, erano certamente esasperati – ricostruisce il quotidiano toscano – L’opposizione aveva contestato aspramente la procedura applicata dal segretario generale Fabrizio Petruzzi. Ogni controdeduzione al voto sarebbe stata annunciata dalla presidente del consiglio comunale attraverso il solo numero di protocollo, dunque senza alcuna spiegazione verbale (comunque contenuta negli atti a disposizione dei consiglieri) e senza opportunità di discussione. E’ stato questo a scatenare l’opposizione, che in protesta ha tentato di ‘boicottare’ le votazioni col contatore elettronico. Così la presidente del consiglio comunale ha deciso di procedere per alzata di mano. A quel punto l’assemblea si è calmata. Ed è cominciata la votazione del 267 controdeduzioni. E all’osservazione 68534 del protocollo – tra consiglieri, anche di maggioranza, che andavano a venivano; mani mezze alzate, un brusio fastidioso; assoluta disattenzione… – Gifuni ha imprecato al microfono.

Va comunque sottolineato come la bestemmia non rappresenti un reato, ricade nell’illecito amministrativo essendo stata depenalizzata. Al limite potrebbe scattare una sanzione nei confronti del Presidente. La stessa Gifuni ha comunicato l’annullamento dell’assemblea fissata per oggi, alle 9. “Dopo un confronto avuto con il sindaco e nell’intento di contenere il clima di polemica in merito all’organizzazione dei lavori del Consiglio comunale, comunico l’annullamento della seduta. Prossimamente – conclude – provvederò a riunire la conferenza dei capigruppo per la definizione di una nuova data”.

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