424 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Vertice Nato in Galles, Obama: “È ora di distruggere l’Isis”

Per il presidente americano Barack Obama i partner e alleati della Nato sono pronti a unirsi ad un ampio sforzo internazionale per combattere contro la minaccia posta dall’Isis.
A cura di Antonio Palma
424 CONDIVISIONI
Immagine

UPDATE: Agire per distruggere Isis. “L’Isis è una grave minaccia per tutti e nella Nato c’è una grande convinzione che è l’ora di agire per indebolire e distruggere l’Isis”, così il presidente Usa Barack Obama al termine del summit della Nato in Galles. “Partner e alleati della Nato sono pronti ad unirsi in un ampio sforzo internazionale per combattere contro la minaccia jihaidista”, ha affermato Obama che ha precisato di non voler inviare truppe in Siria e che non ci saranno soldati americani nelle aree di conflitto. I paesi membri sono pronti a un intervento che “non avverrà dalla sera alla mattina”, ma è necessario che ci sia unità e che si porti avanti “un’azione sostenuta”. Per Obama l’obiettivo deve essere dunque smantellare l’Isis.

UPDATE – Forza di intervento rapida Nato in Europa dell'Est – Arriva la prima decisione operativa dal vertice Nato in corso in Galles. I leader dell'alleanza Atlantica hanno approvato il nuovo piano di risposta dell’Alleanza (Rap) alla crisi in Ucraina che prevede la formazione di una nuova forza di intervento rapida con base nei Paesi dell'Europa dell'Est. La Nuova forza militare prevista dal "Readiness Action Plan" sarà composta da cinquemila uomini a rotazione tra i diversi Paesi membri e con cinque basi-deposito tra Paesi baltici, Polonia e Romania. La nuova struttura sarà un'unità militare permanentemente in estrema allerta in grado di entrare in azione subito. Come ha spiegato il segretario generale dell'Alleanza, Anders Fogh Rasmussen, il nuovo piano è volto a "rafforzare la nostra difesa collettiva e manda un chiaro messaggio a ogni potenziale aggressore: la Nato protegge tutti gli alleati, in ogni momento". La Gran Bretagna ha già promesso che è pronta a contribuire con 3.500 uomini alla nuova forza. Il Premier Cameron ha spiegato che "Questa nuova forza  sarà in grado di schierarsi ovunque nel mondo dai 2 ai 5 giorni".

La crisi irachena e la lotta contro l'Isis in tutta l'area saranno i temi centrali del secondo giorno del vertice Nato in corso a Newport, in Galles. Dopo l'escalation di violenze in Iraq e in Siria e l'avanzata dei fondamentalisti dello Stato Islamico, gli Stati Uniti infatti sono pronti ad intervenire con un'azione decisiva anche dal punto di vista militare e per questo stanno cercando di formare una coalizione di volontari tra gli alleati del patto atlantico. Proprio per discutere della questione il presidente americano Brarack Obama a margine del vertice Nato in Galles ha già avuto due incontri bilaterali con l'Arabia Saudita e la Turchia in modo da trovare alleati anche tra i Paesi musulmani preoccupati dal gruppo jihadista che vuole creare un califfato a cavallo di Siria e Iraq e dalla crescente minaccia per tutti i Paesi dell'area. Del resto anche nel primo giorni di incontri tra i leader Nato, Obama ha sottolineato l'importanza degli impegni in tema militare chiedendo agli europei uno sforzo maggiore in campo bellico per adeguarsi alle "nuove missioni della Nato sui fronti vicini, Ucraina e Iraq-Siria, dove la sicurezza dell'Occidente è minacciata".

L'Iraq non ha invitao alcuna richiesta di aiuto

Nel primo giorno del vertice Nato il presidente americano Obama e il primo ministro britannico Cameron hanno assicurato che non si faranno intimidire "dai barbari assassini dell'Isis" lanciando una critica agli alleati che pensano di sganciarsi da un impegno in questo senso. Coloro che chiedono l'isolazionismo "hanno frainteso la natura della sicurezza nel ventunesimo secolo" hanno ribadito i due, concludendo: "Gli sviluppi in altre parti del mondo, in particolare Iraq e Siria, minacciano la nostra sicurezza a casa". Per il momento comunque nessuna decisione concreta è stata intrapresa a parte l'impegno a rifornire di armi i curdi. Come ha spiegato il segretario generale dell'alleanza atlantica, Anders Rasmussen: "La Nato non ha ricevuto alcuna richiesta di impegno in Iraq ma sono sicuro che se il governo iracheno presentasse una richiesta di assistenza della Nato, gli alleati la valuterebbero seriamente".

424 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views