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Chi sono le survival sex, le giovani migranti costrette a prostituirsi per passare il confine

La denuncia di Save The Children, secondo cui le giovanissime migranti devo spesso prostituirsi per guadagnare dai 50 ai 150 euro necessari per pagare i passeurs che le conducono in Francia.
A cura di Davide Falcioni
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Giovanissime migranti, spesso minorenni, sarebbero state costrette a prostituirsi per pagare i passeur e varcare il confine tra Italia e Francia. La denuncia arriva da Save the Children, è stata pubblicata nel rapporto annuale presentato ieri e si riferisce in particolare alla situazione di Ventimiglia: "Si tratta – spiega Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children – di ragazze giovanissime e particolarmente a rischio che fanno parte del flusso invisibile dei tanti minori migranti non accompagnati in transito alla frontiera nord italiana i quali, nel tentativo di ricongiungersi ai propri familiari o conoscenti in altri Paesi europei, privati della possibilità di percorrere vie sicure e legali, sono fortemente esposti a gravissimi rischi di abusi e sfruttamento, in molti casi ritrovandosi a vivere in condizioni di grande degrado e promiscuità".

Stando alle osservazioni dell'associazione lungo il confine italo-francese, a Ventimiglia, le migranti minorenni sono sovente costrette a prostituirsi per mettere da parte il denaro necessario per pagare i passeurs somme tra i 50 e i 150 euro ed attraversare la frontiera in auto. Una situazione aggravata anche dopo lo sgombero, ad aprile 2018, dell’accampamento informale nell’area lungo il fiume Roja. Da quel momento, gli operatori di Save the Children sul campo, hanno rilevato la permanenza in strada di molti minori in condizioni degradanti, promiscue e pericolose che vengono alleviate solo dalle associazioni che offrono assistenza legale, connessione a internet e altri beni di prima necessità.

Il flusso di migranti, soprattutto di nazionalità eritrea, nei primi mesi del 2018 ha fatto registrare un importante aumento rispetto al 2017 quando rappresentavano appena il 10% dei transitanti. Degli oltre 750 migranti transitati a Ventimiglia a marzo 2018, ad esempio, più della metà erano eritrei, di cui più di 1 su 5 minorenni. A confermare il fenomeno anche i dati emersi dal progetto CivicoZero di Save the Children a Roma e a Milano: nella Capitale, nel primo trimestre 2018, gli operatori del centro sono entrati in contatto con 137 minori eritrei – tra cui anche ragazze e minori tra i 12 e i 15 anni di età -, oltre 4 volte in più rispetto allo stesso periodo del 2017 (circa 30 minori).

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