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Venezia, uccide la moglie con un coltellata al cuore: “Non entrate a casa e chiamate la Polizia”

Un anziano ha ucciso la moglie con una coltellata al petto nella loro casa nel sestiere Castello, a Venezia. La vittima aveva 82 anni, lui 85. Fermato, si trova ora in ospedale, dove è stato portato in stato confusionale, ed è piantonato dalle forze dell’ordine. A scoprire il delitto la loro badante. Fuori la porta d’ingresso un cartello: “Non entrare e chiamare la Polizia”.
A cura di Ida Artiaco
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Ha ucciso la moglie con una sola coltellata al petto nella loro casa nel sestiere Castello, non lontano da Rialto, a Venezia. È stato fermato e si trova in ospedale, dove è piantonato, un anziano che nella mattina di oggi, venerdì 19 aprile, ha ammazzato la coniuge per cause che sono ancora in via di accertamento. La vittima aveva 82 anni, l'omicida 85. La donna è stata colpita con un fendente al cuore mentre entrambi si trovavano nel loro appartamento in una palazzina popolare, circondata da un recinto e composta da svariati appartamenti, che si affaccia sull'Arsenale, non molto lontano dallo stadio di calcio Penzo. A trovare il corpo senza vita dell'anziana è stata la badante dei due coniugi. Quest'ultima, recatasi da loro come tutte le mattine, ha notato sulla porta d'ingresso un cartello con su scritto "Non entrare, chiamare la Polizia" che l'ha insospettita. Come riporta Il Gazzettino, una volta varcata la soglia si è trovata di fronte la macabra scena, il cadavere dell'anziana e l'uomo in stato confusionale. Alla donna non è rimasto che chiamare forze dell'ordine e i soccorsi.

Per l'82enne i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso mentre l'85enne è stato soccorso e trasportato privo di conoscenza in ospedale dove ora è ricoverato e viene piantonato dagli agenti. Dalle prime informazioni è emerso che l'anziana vittima era malata da tempo e che il marito la accudiva insieme alla loro badante. I vicini di casa parlano di una coppia da tempo in gravi difficoltà proprio per lo stato di salute precario della donna che spesso si sentiva urlare. Prima o subito dopo l'omicidio della moglie, l'uomo avrebbe assunto anche una massiccia dose di sonniferi  che ne ha alterato lo stato fino a farlo svenire. Al momento non è escluso che l'assunzione di sonniferi da parte dell'uomo possa essere stato proprio un tentativo di compiere un gesto autolesionistico. Maggiori certezze sul movente probabilmente si avranno solo quando l'uomo si riprenderà e potrà dire la sua davanti agli inquirenti.

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