Venezia, ricopre la moglie di mastice e le dà fuoco lasciandola sfigurata: 53enne espulso
Ha aggredito la moglie cospargendole il volto di mastice da scarpe e poi dandole fuoco nel chiaro tentativo di ucciderla, lasciando così la giovane donna irreparabilmente sfigurata. Per questo un uomo di 53 anni di cittadinanza cinese è stato espulso nelle scorse ore dal territorio italiano e accompagnato fino a Pechino dagli agenti di polizia. Il provvedimento di allontanamento, emesso dal Prefetto di Venezia , è stato eseguito dagli uomini della Squadra Espulsioni dell'Ufficio Immigrazione della questura del capoluogo veneto subito dopo la scarcerazione del 53enne. Per il terribile gesto, infatti, l'uomo ha scontato nelle nostre carceri una pena a sei anni di reclusione presso la Casa Circondariale ‘Sollicciano' di Firenze.
All'epoca dei fatti l'uomo aveva un regolare permesso di soggiorno e un lavoro in proprio in Italia ma, a seguito della condanna per il tentato omicidio della moglie con le aggravanti dei futili motivi e di aver agito con crudeltà, il questore di Venezia gli aveva revocato i documenti, per cui risultava irregolare già dal 2014. Proprio nel suo laboratorio calzaturiero di Vigonovo, nella città metropolitana di Venezia, che fungeva anche da abitazione, era avvenuta la terribile aggressione.
Durante una lite con la consorte, una donna di 35 anni, le aveva cosparso il volto di mastice industriale da scarpe per poi darle fuoco. Mentre la donna veniva soccorsa e trasportata in ospedale con atroci ferite, l'uomo si era dato alla fuga. Il suo volto e il suo nome furono inviati a tutte le forze dell'ordine e per giorni si era scatenata una caccia all'uomo fino all'arresto avvenuto in Toscana. Subito dopo la scarcerazione, quindi, è stato immediatamente emesso nei suoi confronti un provvedimento di espulsione a causa della mancanza di permesso di soggiorno e dei gravi precedenti penali a suo carico ed è stato disposto l'accompagnamento alla frontiera.